La predica quaresimale di padre Cantalamessa: il dono più bello è diffondere ovunque
speranza
Lo Spirito Santo è la forza che ci fa sempre sperare nonostante le difficoltà e le
tribolazioni: è quanto ha detto stamani padre Raniero Cantalamessa nella quarta ed
ultima meditazione quaresimale svolta nella Cappella Redemptoris Mater alla presenza
del Papa e della Curia Romana. Ce ne parla Sergio Centofanti.
Lo Spirito
Santo – ha detto il predicatore della Casa Pontificia – “mette ali alla nostra speranza”,
“ci spinge in avanti”, “ci mantiene in cammino” non permettendoci “di adagiarci e
diventare un popolo sedentario”: è “potenza dall’alto” che ci rende “capaci di portare
la salvezza ai confini della terra”. E’ l’anima stessa della nostra speranza in virtù
della quale – come dice Benedetto XVI - noi possiamo vivere anche un presente faticoso,
perché sappiamo che conduce ad una meta “così grande da giustificare la fatica del
cammino”:
“Noi abbiamo bisogno di speranza per vivere
e abbiamo bisogno di Spirito Santo per sperare! Ogni tempo è buono per sperare ma
soprattutto il tempo della tribolazione, ben sapendo – scrive l’apostolo delle genti
– che la tribolazione produce pazienza, la pazienza una virtù provata e la virtù provata
la speranza. La speranza è dunque la virtù più necessaria in questo tempo di crisi
per il mondo e di tribolazione per la Chiesa”.
Padre
Cantalamessa segnala un pericolo:
“Uno dei pericoli
principali nel cammino spirituale è quello di scoraggiarsi di fronte al ripetersi
degli stessi peccati e all'apparentemente inutile succedersi di propositi e ricadute.
La speranza ci salva. Essa ci dà la forza di ricominciare sempre da capo, di credere
ogni volta che sarà la volta buona, della vera conversione. Così facendo, si commuove
il cuore di Dio il quale verrà in nostro soccorso con la sua grazia tenendo conto
di tutte le volte che abbiamo avuto il coraggio di ricominciare”.
E
il compito del cristiano è portare la luce in un mondo spesso dominato dalle tenebre:
“Non
possiamo accontentarci di avere speranza solo per noi. Lo Spirito Santo vuole fare
di noi seminatori di speranza. Non c'è dono più bello che diffondere in casa, in comunità,
nella Chiesa locale e universale, speranza. Essa è come certi moderni prodotti che
rigenerano l'aria, profumando tutto un ambiente”.
La
fede in Cristo – ha concluso padre Cantalamessa – ci invita a “sperare, sperare sempre,
e se abbiamo già sperato mille volte e invano, tornare a sperare ancora!” .