2009-04-03 15:39:37

Cinque Vie Crucis questa sera nel quartiere Ostiense verso la Basilica di San Paolo


La celebrazione del bimillenario della nascita dell’Apostolo delle Genti ha conferito una connotazione “paolina” a molte cerimonie quaresimali della Basilica Papale di San Paolo fuori le Mura e la darà ad alcune della Settimana Santa. Questa sera converranno in essa cinque “Vie Crucis” in processione "aux flambeaux" che interesseranno tutto il quartiere Ostiense perché muoveranno dalle parrocchie della XXIII prefettura della diocesi: San Leonardo Murialdo, Regina Apostolorum, Santa Galla e San Filippo Neri alla Garbatella e San Benedetto al Gazometro. Nella Basilica, ove si concluderà il pellegrinaggio penitenziale, religiosi e fedeli saranno accolti dall’abate dell’abbazia benedettina, padre Edmund Power. E sarà ancora l’abate, accompagnato dai monaci, a presiedere le celebrazioni della Domenica delle Palme prima con la benedizione dei rami sul sagrato della Basilica antistante il Quadriportico, poi guidando la processione che farà, per la prima volta, l’ingresso nel tempio dalla Porta Paolina (aperta dal Santo Padre Benedetto XVI , viene attraversata ogni giorno dai pellegrini dell’Anno Paolino) e non già dalla Porta della navata centrale. Celebrerà quindi la Messa solenne all’altare della confessione presenti i ragazzi del quartiere Ostiense, guidati dal gruppo di “Scout di San Paolo”. Lunedì prossimo la Basilica vivrà un altro importante momento giovanile: vi giungeranno pellegrini circa 2.500 fedeli dell’arcidiocesi di Madrid venuti a Roma in preparazione della Giornata Mondiale della Gioventù, con il loro pastore, il cardinale Antonio Maria Rouco Varela. Dal Vaticano, nei giorni scorsi sono venuti pellegrini un gruppo di Guardie Svizzere e, a conclusione di un ritiro spirituale di tre giorni in preparazione alla Pasqua, i dipendenti dello IOR (Istituto per le Opere di Religione) guidati dal Prelato mons. Piero Pioppo che ha celebrato l’ Eucaristia. Al direttore generale Paolo Cipriani e al vice direttore Massimo Tulli, si sono uniti i familiari del personale IOR. (A cura di Graziano Motta)







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