Zimbabwe: appello della Caritas per proseguire l’assistenza umanitaria
Le operazioni umanitarie della Caritas nello Zimbabwe sono a rischio a causa della
mancanza di fondi che minaccia la sopravvivenza di migliaia di persone. Al momento
nel Paese africano l’organizzazione della Chiesa assicura l’assistenza sanitaria ad
oltre 250 mila persone e fornisce acqua pulita a 16 mila famiglie. Per questo motivo
Caritas Internationalis ha lanciato un appello a gennaio per la raccolta di 7 milioni
di dollari. Secondo quanto riferisce l’agenzia Zenit, fino a questo momento è stata
raggiunta solo la metà della cifra necessaria. E a causa della mancanza di finanziamenti,
Caritas Zimbabwe ha potuto ordinare cibo per appena due mesi. Cornelius Hamadziripi,
direttore di Caritas Zimbabwe, ha affermato che la popolazione affronta “fame e malattie”.
Gli abitanti del Paese “hanno urgente bisogno di più risorse per assicurare la copertura
alimentare per i prossimi sei mesi”. “Il mondo non può abbandonarci mentre affrontiamo
questa tragedia”, ha poi ammonito Hamadziripi. Il problema dei fondi arriva mentre
nel Paese si sta iniziando a diffondere l'ottimismo in seguito a un accordo per la
divisione del potere tra il presidente Robert Mugabe e il primo ministro Morgan Tsvangirai.
“Prima una crisi seguiva un'altra crisi, lasciando la gente senza respiro”, ha ammesso
Hamadziripi. “Il nuovo accordo affronta alcune delle sfide politiche esistenti e speriamo
che la gente lo sostenga dentro e fuori lo Zimbabwe”. Con i fondi richiesti la Caritas
conta di fornire razioni mensili di cibo a 164.212 persone, dare una “formazione agricola”
a 4.607 famiglie e garantire l’assistenza medica di base a 5.000 persone. Lo staff
dell'organizzazione promette inoltre di risanare pozzi, costruire bagni, rendere
potabile l'acqua e promuovere la prevenzione del colera. (M.G.)