2009-04-02 14:59:31

Cisgiordania: palestinese uccide un bambino israeliano di nove anni


Nuova escalation di violenza in Cisgiordania. Uno sconosciuto armato d’ascia è entrato nell'insediamento ebraico di Bat Ayn, nell'area di Hebron, e ha aggredito le persone presenti. Un bambino israeliano di 9 anni è rimasto ucciso e un altro ferito. L’uomo è scappato e ora si cerca in tutta la zona. A livello politico Avigdor Lieberman, al suo primo giorno da capo della diplomazia dello Stato ebraico, ha affermato che Israele non è vincolato agli impegni assunti alla Conferenza di Annapolis del novembre del 2007. Il neo ministro degli Esteri ha inoltre aggiunto che Israele si ritiene vincolato solo agli impegni assunti con la road map. Ma quali sono le differenze sostanziali tra i due piani realizzati per sviluppare il processo di pace israelo-palestinese? Salvatore Sabatino lo ha chiesto a Janiki Cingoli, direttore del Centro Italiano per la Pace in Medio Oriente:RealAudioMP3

R. – La road map prevede un negoziato per fasi: nella prima ci devono essere le misure di garanzia, tra cui il blocco del terrorismo da parte palestinese, il blocco degli insediamenti e la rimozione dei blocchi stradali da parte israeliana. Solamente una volta adempiute queste misure, si sarebbe potuto passare alla fase del negoziato finale. Invece, per quanto riguarda il piano di Annapolis, sono state messe le due parti in parallelo, salvo il fatto che se si raggiungeva l’accordo sul negoziato finale, prima si dovevano rispettare misure di fiducia. Adesso, sostanzialmente, la posizione di Lieberman è cancellare tutta questa parte di lavoro sul negoziato finale. Non si vuole riconoscere il lavoro fatto da Olmert e ricominciare da zero.

D. – Questa posizione di Lieberman non rischia di interrompere il già difficile processo di pace israelo-palestinese?
 
R. – E' discutibile che in questo momento ci sia un processo di pace israelo-palestinese. Rischia certamente di essere in contrasto con l’impostazione di Obama, il quale continua ad insistere sul concetto dei due Stati. Quindi accentua la sostanziale traiettoria di conflitto con l’amministrazione di Obama ed il nuovo governo di Netanyahu di cui ci sono già state delle anticipazioni. 
D. – Bisogna dire che Netanyahu, da parte sua, non si è espresso. Si possono immaginare, a questo punto, ripercussioni sul suo esecutivo?
 
R. – No, non si è espresso in prima persona ma il portavoce o le personalità autorevoli del suo gabinetto hanno detto che la posizione di Lieberman anticipa la posizione di Netanyahu. Probabilmente Netanyahu avrebbe preferito non esprimere, con questa brutalità, questa cosa che pure condivide, per non entrare in conflitto con l’amministrazione Obama fin dal primo giorno.

Filippine
E’ stata rilasciata oggi Mary Jean Lacaba, la volontaria filippina della Croce rossa internazionale, rapita nei giorni scorsi dal gruppo integralista islamico Abu Sayyaf insieme a due suoi colleghi, lo svizzero Andreas Notter e l’italiano Eugenio Vagni. I due uomini – ha detto- sono vivi. La donna è in buone condizioni anche se presenta evidenti segni di stress. Il Comitato internazionale della Croce Rossa ha rivolto un nuovo appello ai sequestratori perché siano rilasciati al più presto anche gli altri due ostaggi.

Nato
Imponenti misure di sicurezza a Strasburgo dove già oggi sono previsti i primi cortei contro le celebrazioni per il 60.mo anniversario della Nato che si aprono ufficialmente domani. Attesi 28 capi di Stato e di governo. Ieri sera non sono mancati i disordini tra la polizia e alcuni manifestanti. Nella cittadina francese giungeranno migliaia di persone che daranno vita ad un vero e proprio contro-summit, più di 600 organizzazioni di 33 Paesi hanno dato la loro adesione. Intanto da ieri la Nato ha due nuovi membri che fanno salire a 28 il numero dei suoi componenti. Si tratta di Albania e Croazia che ieri sono entrate nell’Alleanza Atlantica nel corso di una cerimonia a Washington.

Corea del Nord
Il lancio del missile-satellite da parte della Corea del Nord sarebbe una violazione delle risoluzioni Onu e farebbe scattare una risposta ''unita e severa''. E' la posizione degli Stati Uniti, illustrata dal presidente Obama al suo omologo sudcoreano, Lee Myung-Bak, nel corso dell'incontro bilaterale avuto a margine del G20 di Londra. Intanto Pyongyang ha iniziato la fase di alimentazione del missile-satellite, con il riempimento dei serbatoi, in vista del lancio atteso tra il 4 e l'8 aprile. Pur rivendicando il carattere “pacifico” dell’operazione la Corea del Nord ha minacciato rappresaglie contro Usa Corea del Sud e Giappone - che vedono nel progetto un test di missile balistico a lunga gittata – nel caso in cui il satellite venisse intercettato dai sistemi antimissile dispiegati nell'area.

Sudan-Darfur
''Sono venuto qui con la mano tesa e dipenderà dal governo sudanese come vorra' mandare avanti questo rapporto”. Sono queste le parole dell’inviato Usa in Sudan Scott Gration, dopo il colloquio con il sottosegretario agli esteri sudanese Mutrif Siddiq. Il governo statunitense e l'Europa si stanno impegnando seriamente per evitare che la crisi umanitaria possa aggravarsi ulteriormente in Darfur. Dopo l'espulsione delle organizzazioni non governative, oltre a quelle alimentari e di igiene, preoccupano le condizioni di sicurezza, soprattutto nei campi di sfollati e profughi.
Borse-G20-Bce
Sulla scia delle attese per le decisioni del G20, i mercati europei hanno aperto in rialzo mentre la Borsa di Tokyo ha chiuso gli scambi al 4,40%, trainata dai guadagni di Wall Street e dai dati migliori delle attese per l'economia Usa. Intanto la banca Centrale europea ha deciso di tagliare i tassi di 25 punti base, portando il tasso principale dall'1,50 al 1,25%. Con questa decisione, il tasso arriva ad un nuovo minimo storico.

Grecia-sciopero
In occasione del G20 di Londra, in Grecia si sta attuando uno sciopero generale di diverse ore contro la politica economica del governo. Fermo il traffico aereo, ferroviario e marittimo, chiuse le scuole, in emergenza anche gli ospedali. Atene ha stanziato un pacchetto di misure anti crisi pari a 28 miliardi di dollari per favorire il credito alle piccole e medie imprese, ha congelato i salari nel settore pubblico ed ha imposto una tassa di solidarietà sui redditi sopra i 150 mila euro annuali. (Panoramica internazionale a cura di Benedetta Capelli e Antonio D'Agata)


Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIII no. 92
 
 
E' possibile ricevere gratuitamente, via posta elettronica, l'edizione quotidiana del Bollettino del Radiogiornale. La richiesta può essere effettuata sulla home page del sito www.radiovaticana.org/italiano.







All the contents on this site are copyrighted ©.