Uganda: l'arcivescovo di Gulu invoca la liberazione dei bambini soldato reclutati
dai ribelli
L’Iniziativa di pace dei leader religiosi Acholi (Acholi Religious Leader's Peace
Iniziative - ARLPI) ha chiesto alla comunità internazionale di intervenire per la
liberazione dei bambini-soldato ancora detenuti dall’Esercito di Resistenza del Signore
(Lord’s Resistance Army - LRA) di Joseph Kony. L’appello - riferisce l’agenzia Cisa
- è stato lanciato dal presidente del movimento interreligioso da anni impegnato
per la pacificazione della martoriata regione del Nord Uganda, mons. John Baptist
Odama, arcivescovo di Gulu. Lo ha fatto intervenendo a una cerimonia di preghiera
per la pace promossa dall’organizzazione non governativa “Invisibile Children” in
ricordo delle vittime della strage compiuta dallo LRA nel 2004 nel campo profughi
di Lukodi. Durante la cerimonia, presenziata anche dagli ambasciatori di Francia e
della Repubblica Democratica del Congo e da un alto funzionario del governo degli
Stati Uniti, il vescovo anglicano Nelson Onono-Onweng ha rivolto, da parte sua, un
nuovo appello al leader ribelle a deporre le armi per riportare finalmente la pace
nella regione. La guerra che ha insanguinato l’Uganda settentrionale dal 1986 ha causato
circa 300 mila morti e un milione e mezzo di sfollati. Il processo di pace avviato
a Juba nel 2006 con la mediazione dell’ONU, del Sudan e il sostegno dell’Unione Africana
ha subito una battuta di arresto dopo il mandato di cattura emesso dal Tribunale Penale
Internazionale dell’Aia (TPI) contro Kony che di conseguenza rifiutato di firmare
l’Accordo finale di pace già pronto un anno fa. Intanto nelle mani delle sue milizie
continuano a restare migliaia di ragazzi e ragazze rapiti e trasformati in macchine
di morte o schiave sessuali. (L.Z.)