Svizzera: per la prima volta un vescovo locale nel consiglio della Jerusalem Foundation
Mons. Kurt Koch, vescovo di Basilea e presidente della Conferenza dei vescovi svizzeri,
è stato eletto nel consiglio di fondazione della sezione svizzera della Fondazione
Gerusalemme (JFS). Per la Svizzera è la prima volta che un vescovo cattolico entra
a far parte della fondazione, la cui sede centrale si trova a Gerusalemme. Un altro
vescovo fà parte della sezione austriaca della fondazione. E’ l’arcivescovo di Vienna,
il cardinale Christoph Schönborn. Il fine dell’ente, come ha spiegato il suo segretario,
Walter Blum, è quello di varare e di sostenere progetti di coesistenza a Gerusalemme
tra ebrei, cristiani e musulmani. Tra i progetti in atto della fondazione Blum cita
quello denominato “La mano nella mano”. Si tratta - spiegano le agenzie Kipa e Apic
- di una scuola mista bilingue, dove studiano e insegnano ebrei ed arabi. Il titolo
per esteso dell’ente è “Fondazione di Gerusalemme per lo sviluppo, la promozione e
la valorizzazione di una società moderna, libera, aperta e pluralista a Gerusalemme,
capitale d’Israele”. Essa venne fondata, nel 1966, dall’allora sindaco di Gerusalemme,
Teddy Kollek (1911-2007). Diretta da Ruth Cheshin, la Fondazione Gerusalemme oggi
è un’organizzazione mondiale. Con l’entrata di mons. Koch nel consiglio di fondazione,
i vescovi svizzeri, come dice una loro nota, hanno voluto onorare la memoria proprio
di Teddy Kollek, riconosciuto ambasciatore degli ebrei in Europa durante il secondo
conflitto mondiale. (A.M.)