Nello Stato indiano di Orissa, ucciso un giovane cristiano. Per la polizia è un “incidente”
Gunjan Digal, giovane cristiano di 23 anni, è morto dopo essere stato investito da
un trattore in un villaggio nel distretto di Kandhamal. La polizia ha archiviato l’episodio
come “incidente”. Si tratta in realtà dell’ennesimo caso di “omicidio mirato” ai danni
della comunità cristiana in Orissa. “Non crediamo nella maniera più assoluta che la
morte del giovane Gunjan – riferisce Sajan K Gorge, presidente del Global Council
of Indian Christians – possa essere definita puramente casuale”. La fede del ragazzo
– ricorda AsiaNews - era nota nel villaggio, nel quale vi sono solamente 21 famiglie
cristiane. Testimoni oculari presenti sulla scena al momento dell’incidente confermano
che si è trattato di un “omicidio premeditato”: Gunjan Digal camminava al margine
della strada e vi era un ampio spazio per il passaggio del trattore. L’autista, la
cui identità è sconosciuta, ha invece diretto il mezzo nel punto in cui sopraggiungeva
il giovane, uccidendolo sul colpo. Il cadavere è ora a disposizione della polizia
che ne ha disposto l’autopsia. “I cristiani sono obiettivo di sequestri e omicidi
– accusa Sajan K George – come nel caso di Hrudananda Nayak, ucciso dai fondamentalisti
indù nel febbraio scorso. Nella maggior parte dei casi gli assassini non vengono nemmeno
puniti”. (A.L.)