2009-04-01 15:14:25

Il cordoglio di ONU, Comunità di Sant’Egidio e Centro Astalli per la tragedia al largo delle coste libiche


L’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati esprime il proprio cordoglio per le centinaia di persone scomparse al largo delle coste libiche in seguito all’ennesima tragedia del mare. “E’ un tragico esempio - sottolinea l’Onu - di un fenomeno globale nel quale persone disperate ricorrono a misure disperate per scappare da conflitti, persecuzioni e povertà in cerca di una vita migliore”. Anche Sant’Egidio esprime il proprio cordoglio: “La vita dei tanti migranti inghiottita dalle acque - si legge nel comunicato della Comunità - interpella la coscienza di ognuno”. “Li si chiama ‘clandestini’ in maniera semplicistica e spesso non si conosce il loro visetto di dolore e sofferenza e gli si nega la dignità, il rispetto e l’accoglienza”. La comunità di Sant’Egidio chiede quindi a tutti coloro che hanno responsabilità istituzionali e a tutte le persone di buona volontà di rendere possibili “politiche di solidarietà, accoglienza e di rispetto verso i richiedenti asilo e i migranti”. Dolore e sconcerto viene espresso, infine, anche dal Centro Astalli dei gesuiti: è una ennesima tragedia – si legge in una nota – che si consuma ai danni di chi, in cerca di una vita dignitosa, è costretto ad affidarsi a trafficanti senza scrupoli per raggiungere l’Europa”. “C’è un’umanità che chiede all’Europa aiuto e protezione da guerre e sanguinose dittature alla quale non si può restare indifferenti”. Al momento, il bilancio dell’ennesima tragedia sulla rotta tra la Libia e la Sicilia è pesantissimo: i dispersi sono almeno 300, le vittime 21 e solo 20 le persone tratte in salvo. Sembra che tre imbarcazioni, sovraccariche e prive di salvagenti, siano affondate per il forte vento. (A.L.)







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