La Chiesa di San Salvador preoccupata per le misure governative contro la crisi
L’arcivescovo di San Salvador, mons. Luis Escobar Alas, ha espresso preoccupazione
per l'adozione, da parte del governo, di alcune misure anticrisi che, a causa della
mancanza di risorse statali, obbligheranno ad eliminare i sussidi sia al settore elettrico
sia a quello del trasporto pubblico. “Ci preoccupa – ha detto il presule - poiché
si abbandona un principio fondamentale, quello di andare incontro a coloro che hanno
bisogno del sostegno dello Stato”. L’arcivescovo ha quindi chiesto ai politici, sia
ai rappresentanti del governo uscente sia ad esponenti del nuovo esecutivo eletto
poche settimane fa, di “riconsiderare le strategie ed evitare di colpire ancora i
più deboli”. Il governo uscente del presidente Elias Antonio Saca ha annunciato nei
giorni scorsi che saranno cancellati i sussidi al consumo elettrico sia nel settore
commerciale sia in quello residenziale al di sopra di 99 kilowat/ora. Un provvedimento
analogo potrebbe essere adottato anche nel settore del trasporto pubblico per contrastare
l’aumento del debito statale nei confronti dei trasportatori che non ricevono il sussidio
dal dicembre del 2008. Dopo essersi soffermato sulla crisi che colpisce El Salvador,
mons. Luis Escobar Alas ha ricordato anche le celebrazioni del 29.mo anniversario
dell’uccisione del suo predecessore, mons. Oscar Arnulfo Romero, assassinato il 24
marzo del 1980. E’ importante – ha osservato il presule – “che tutti chiedano perdono,
cominciando dallo Stato per i crimini del passato, tra cui quello dell’arcivescovo
Romero, dei sei gesuiti dell’Università di San Salvador (Uca) e di tante altre persone
meno note”. “Tutti coloro che sono stati coinvolti in crimini di guerra devono chiedere
perdono, nessuno escluso. È vero – ha aggiunto - che in questi anni di pace si è fatto
molto per la riconciliazione. Si deve continuare su questo sentiero. Si deve però
pensare anche alle ingiustizie di oggi”. Mons. Escobar Alas ha affermato infine di
ritenere “positivo” il dialogo tra governo, Compagnia di Gesù e Chiesa cattolica salvadoregna
per “analizzare e discutere su diversi aspetti riguardanti la morte di mons. Romero
e quella dei gesuiti”. “La verità – ha concluso - genera giustizia e riconciliazione
e rende il perdono necessario e autentico”. (A cura di Luis Badilla)