“Stare con il Papa”, cioè esprimergli vicinanza e solidarietà per gli attacchi di
cui è stato oggetto di recente: mons. Mariano Crociata, segretario generale della
Cei, ha delineato in questo modo il significato dei lavori del Consiglio episcopale
permanente che si è tenuto a Roma dal 23 al 26 marzo. Nella conferenza stampa di questa
mattina, nella sede della nostra emittente, mons. Crociata ha anche annunciato la
nascita di un fondo a favore di circa 30 mila famiglie numerose messe in ginocchio
dalla crisi. Sul tema dell'immigrazione, i vescovi hanno ribadito che chi sbarca sul
territorio nazionale va accolto. Il servizio di Alessandro Guarasci.
La Chiesa
interviene concretamente nella crisi che sta scuotendo il mondo. La Cei, in collaborazione
con l’Associazione Bancaria Italiana, ha varato un fondo da 30 milioni di euro, ma
il cui valore nei fatti sarà di 300 milioni, per tutte quelle famiglie con almeno
tre figli a carico, o con un familiare malato, e dove non vi sia più reddito. Saranno
quindi erogati 500 euro mensili da restituire in dodici o 24 mesi. Il commento di
mons. Mariano Crociata:
“Innanzitutto, il suo carattere
e la sua finalità è tipicamente, propriamente, ecclesiale. Si esprime nel primato
della colletta, cioè del suo essere frutto di un coinvolgimento delle Chiese, dei
fedeli, delle comunità ecclesiali di tutta Italia”. In politica,
poi, nessuna scelta di campo e ancor meno di partito, rispetto dell’autonomia del
parlamento, attenzione ai valori. Sui temi più eticamente sensibili, il segretario
dei vescovi italiani ha ricordato che la Chiesa non ha “mai avuto simpatie per uno
Stato etico” ed è contro l’accanimento terapeutico. Ancora, mons. Crociata, sulla
legge sul fine vita:
“In termini più possibili rapidi e nella forma
più possibile condivisa, concordata, si giunga alla approvazione di questa legge”.
I
vescovi italiani sono poi tornati stingersi attorno al Papa. Nel comunicato finale
si è fatto notare come in occasione del viaggio in Africa, nei confronti del Pontefice,
“da parte di alcuni organi di informazione e addirittura di soggetti istituzionali
internazionali non ci si è limitati a un libero dissenso, ma si è arrivati a un ostracismo
che esula dagli stessi canoni laici”. Sull’uso del preservativo per combattere l’Aids,
mons. Crociata è stato chiaro:
“Il Papa ha mostrato di essere interessato
alla persona e alle cause che generano i problemi e a ciò che permette veramente di
superare i problemi e le difficoltà. E, dunque, il suo sguardo è uno sguardo alto
che cerca il bene pieno, il bene vero della persona”.
Il Consiglio episcopale
permanente ha poi approvato il programma dell’Assemblea generale della Cei, dal 25
al 29 maggio, che avrà al centro la questione educativa.