Il cardinale Vingt-Trois sugli attacchi alla Chiesa
“Nel corso delle ultime e movimentate settimane, ho pensato spesso alla barca colpita
dalla tempesta e agli apostoli, che vedevano dormire Gesù. Il sonno di Cristo appariva
loro come un’assenza e un abbandono al momento del pericolo”. Inizia con questa immagine
la prolusione del card. André Vingt-Trois, presidente della Conferenza episcopale
francese, letta questa mattina a Lourdes in apertura dell’Assemblea plenaria. “Condividendo
con voi questa preghiera – ha aggiunto – non voglio né drammatizzare né spiritualizzare
all’eccesso ciò che abbiamo vissuto, ma semplicemente invitare a situarci nella realtà
più profonda della Chiesa. Se nel corso dei secoli, i colpi di vento non sono mai
mancati, essi sono stati particolarmente violenti in questi ultimi tempi”. Il cardinale
Vingt-Trois - riferisce l'agenzia Sir - ha poi definito “un uragano mediatico” le
polemiche che sono state “montate” riguardo alle dichiarazioni rese dal Papa sull’aereo
che lo stava portando in Camerun. “La polarizzazione esclusiva sulla questione del
preservativo – ha detto l’arcivescovo parlando ai 120 vescovi francesi – ha occultato
il resto degli interventi del Papa sulla responsabilità umana nelle relazioni sessuali,
sull’Aids, le sue parole di compassione, la sua richiesta di gratuità nelle terapie
per l’Africa, ecc. Sono stati cancellati i discorsi importanti fatti dal Papa quando
ha fatto appello affinchè si mettano in atto cambiamenti reali e profondi nella vita
pubblica e quando ha denunciato una violenza endemica. I diretti interessati, gli
africani, i vescovi, gli uomini di Stato e semplici cittadini non hanno mancato di
dire ciò che pensavano di questa campagna mediatica arrivata dall’estero. E l’accoglienza
riservata al Papa dagli africani basterebbe da sola a darne testimonianza”. Il porporato
ha anche fatto riferimento alla revoca della scomunica ai quattro vescovi lefevbriani.
E parlando del suo recente incontro a New York e Washington con alcune personali ebraiche
del Paese, ha detto: “Il negazionismo ha evidentemente avuto il suo spazio nei nostri
incontri, ma senza che il sospetto pesasse su di noi né sul Papa. E’ stato piuttosto
ribadita l’espressione di una convinzione comune riguardo a tutte le manifestazioni
di antisemitismo”. Particolarmente apprezzate dall’episcopato francese, la lettera
personale del Papa ai vescovi e le decisioni annunciate riguardo alla Commissione
“Ecclesia Dei”. (R.P.)