2009-03-31 16:07:39

Il cardinale Vingt-Trois sugli attacchi alla Chiesa


“Nel corso delle ultime e movimentate settimane, ho pensato spesso alla barca colpita dalla tempesta e agli apostoli, che vedevano dormire Gesù. Il sonno di Cristo appariva loro come un’assenza e un abbandono al momento del pericolo”. Inizia con questa immagine la prolusione del card. André Vingt-Trois, presidente della Conferenza episcopale francese, letta questa mattina a Lourdes in apertura dell’Assemblea plenaria. “Condividendo con voi questa preghiera – ha aggiunto – non voglio né drammatizzare né spiritualizzare all’eccesso ciò che abbiamo vissuto, ma semplicemente invitare a situarci nella realtà più profonda della Chiesa. Se nel corso dei secoli, i colpi di vento non sono mai mancati, essi sono stati particolarmente violenti in questi ultimi tempi”. Il cardinale Vingt-Trois - riferisce l'agenzia Sir - ha poi definito “un uragano mediatico” le polemiche che sono state “montate” riguardo alle dichiarazioni rese dal Papa sull’aereo che lo stava portando in Camerun. “La polarizzazione esclusiva sulla questione del preservativo – ha detto l’arcivescovo parlando ai 120 vescovi francesi – ha occultato il resto degli interventi del Papa sulla responsabilità umana nelle relazioni sessuali, sull’Aids, le sue parole di compassione, la sua richiesta di gratuità nelle terapie per l’Africa, ecc. Sono stati cancellati i discorsi importanti fatti dal Papa quando ha fatto appello affinchè si mettano in atto cambiamenti reali e profondi nella vita pubblica e quando ha denunciato una violenza endemica. I diretti interessati, gli africani, i vescovi, gli uomini di Stato e semplici cittadini non hanno mancato di dire ciò che pensavano di questa campagna mediatica arrivata dall’estero. E l’accoglienza riservata al Papa dagli africani basterebbe da sola a darne testimonianza”. Il porporato ha anche fatto riferimento alla revoca della scomunica ai quattro vescovi lefevbriani. E parlando del suo recente incontro a New York e Washington con alcune personali ebraiche del Paese, ha detto: “Il negazionismo ha evidentemente avuto il suo spazio nei nostri incontri, ma senza che il sospetto pesasse su di noi né sul Papa. E’ stato piuttosto ribadita l’espressione di una convinzione comune riguardo a tutte le manifestazioni di antisemitismo”. Particolarmente apprezzate dall’episcopato francese, la lettera personale del Papa ai vescovi e le decisioni annunciate riguardo alla Commissione “Ecclesia Dei”. (R.P.)







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