Il cardinale Rodríguez Maradiaga invita a riportare l'etica nell'economia
Il cardinale Óscar Rodríguez Maradiaga, presidente di Caritas Internationalis, ha
esortato a rivalutare l'aspetto etico dell'economia, considerando che l'attuale crisi
mondiale “è avvenuta perché l'etica è stata emarginata per far posto al perseguimento
di una maggiore ricchezza da parte di pochi potenti”. “Possiamo affrontare questa
crisi ricucendo la fallita globalizzazione dell'avidità o vederla come un'opportunità
per creare una globalizzazione basata su solidarietà, giustizia e pace”, ha affermato
il porporato in un comunicato della Caritas inviato all’agenzia Zenit. “I poveri,
quelli meno responsabili per la crisi economica, incontreranno enormi difficoltà a
far fronte a questa situazione”, ha riconosciuto. “Quando vengono trovati trilioni
di dollari per soccorrere il sistema bancario, è moralmente ingiustificabile che alcuni
Paesi ricchi abbiano tagliato i fondi destinati agli aiuti. La crisi economica non
deve distogliere i Paesi ricchi dal loro dovere di aiutare i Paesi in via di sviluppo”.
La crisi, ha osservato il Cardinale Rodríguez Maradiaga, non può neanche “distogliere
il G20 dal trovare un accordo giusto e adeguato sui cambiamenti climatici”. Se non
ci sarà un “deciso taglio” delle emissioni di gas serra, ha avvertito, “i cambiamenti
climatici avranno conseguenze a lungo termine molto più devastanti della crisi economica”.
Di fronte a questa situazione, la Caritas esorta il meeting del G20, previsto a Londra
per il 2 aprile, a mettere i poveri al centro di una riforma che costruirà una nuova
economia basata su giustizia e uguaglianza. Il G20 è un gruppo di Paesi industrializzati
e in via di sviluppo che cercheranno politiche coordinate per affrontare la recessione
globale. Si discuterà anche della riforma delle istituzioni finanziarie internazionali,
come il Fondo Monetario Internazionale (FMI) e la Banca Mondiale. Secondo la Caritas,
la crisi economica avrà un impatto soprattutto sulle popolazioni povere. Nei Paesi
in via di sviluppo, almeno 53 milioni di persone entreranno nel vortice della povertà
per via della situazione attuale. Lo scorso anno, l'incremento del prezzo di cibo
e combustibile ha provocato un aumento dei poveri di circa 135-150 milioni di unità.
La Caritas chiede una riforma delle Nazioni Unite, del FMI e della Banca Mondiale
per assicurare una maggiore partecipazione ai processi decisionali da parte dei Paesi
più svantaggiati. (A.L.)