2009-03-31 16:10:31

Il cardinale Rodríguez Maradiaga invita a riportare l'etica nell'economia


Il cardinale Óscar Rodríguez Maradiaga, presidente di Caritas Internationalis, ha esortato a rivalutare l'aspetto etico dell'economia, considerando che l'attuale crisi mondiale “è avvenuta perché l'etica è stata emarginata per far posto al perseguimento di una maggiore ricchezza da parte di pochi potenti”. “Possiamo affrontare questa crisi ricucendo la fallita globalizzazione dell'avidità o vederla come un'opportunità per creare una globalizzazione basata su solidarietà, giustizia e pace”, ha affermato il porporato in un comunicato della Caritas inviato all’agenzia Zenit. “I poveri, quelli meno responsabili per la crisi economica, incontreranno enormi difficoltà a far fronte a questa situazione”, ha riconosciuto. “Quando vengono trovati trilioni di dollari per soccorrere il sistema bancario, è moralmente ingiustificabile che alcuni Paesi ricchi abbiano tagliato i fondi destinati agli aiuti. La crisi economica non deve distogliere i Paesi ricchi dal loro dovere di aiutare i Paesi in via di sviluppo”. La crisi, ha osservato il Cardinale Rodríguez Maradiaga, non può neanche “distogliere il G20 dal trovare un accordo giusto e adeguato sui cambiamenti climatici”. Se non ci sarà un “deciso taglio” delle emissioni di gas serra, ha avvertito, “i cambiamenti climatici avranno conseguenze a lungo termine molto più devastanti della crisi economica”. Di fronte a questa situazione, la Caritas esorta il meeting del G20, previsto a Londra per il 2 aprile, a mettere i poveri al centro di una riforma che costruirà una nuova economia basata su giustizia e uguaglianza. Il G20 è un gruppo di Paesi industrializzati e in via di sviluppo che cercheranno politiche coordinate per affrontare la recessione globale. Si discuterà anche della riforma delle istituzioni finanziarie internazionali, come il Fondo Monetario Internazionale (FMI) e la Banca Mondiale. Secondo la Caritas, la crisi economica avrà un impatto soprattutto sulle popolazioni povere. Nei Paesi in via di sviluppo, almeno 53 milioni di persone entreranno nel vortice della povertà per via della situazione attuale. Lo scorso anno, l'incremento del prezzo di cibo e combustibile ha provocato un aumento dei poveri di circa 135-150 milioni di unità. La Caritas chiede una riforma delle Nazioni Unite, del FMI e della Banca Mondiale per assicurare una maggiore partecipazione ai processi decisionali da parte dei Paesi più svantaggiati. (A.L.)







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