Sri Lanka: possibile tregua umanitaria per soccorrere i civili
Dopo una riunione informale del Consiglio di sicurezza dell’Onu, il Governo dello
Sri Lanka si è detto “pronto per una tregua umanitaria nella zona del conflitto” consentendo
pure “l’ingresso di una unità di crisi internazionale, a patto che questa aderisca
strettamente alle modalità indicate” dal Paese. Lo ha annunciato Keheliya Rambukwella,
portavoce del ministero della Difesa, motivando la disponibilità dell’esecutivo di
Colombo ad una sospensione momentanea delle attività militari per favorire il soccorso
ai civili intrappolati nella zona di guerra. La decisione giungerebbe dopo i ripetuti
appelli della comunità internazionale e soprattutto dei cristiani e della gente del
posto. Nei mesi scorsi sono stati vani gli innumerevoli tentativi da parte di vescovi
cattolici e anglicani, di attivisti dei diritti civili e di rappresentanti della Croce
Rossa di fermare il dramma che sta affligendo lo Sri Lanka e di conseguenza le disperate
condizioni dei profughi intrappolati dalla guerra, il cui numero è stimato tra le
150 mila e le 200 mila persone.(A.D.)