Benedetto XVI: i Consigli pastorali, dono dello Spirito Santo, ravvivano la Chiesa
fra la gente grazie alla collaborazione tra sacerdoti e laici
I Consigli pastorali sono un dono dello Spirito Santo perché permettono alla Chiesa
di radicarsi in modo vitale in un territorio, grazie alla collaborazione tra parroco,
sacerdoti e laici. Con questo messaggio, Benedetto XVI si è congedato ieri mattina
dalla visita alla chiesa romana del Santo Volto di Gesù, nel quartiere della Magliana,
dove ha presieduto la Messa intrattenendosi con i fedeli e i bambini della parrocchia.
Ai membri del Consiglio pastorale, il Papa ha detto di aiutare il loro sacerdote a
seminare la Parola di Dio fra la gente e ad essere sensibili alle esigenze dei poveri
e dei malati. Il servizio di Alessandro De Carolis:
Costruire
una Chiesa viva in mezzo a una società che vorrebbe Dio morto o in disparte. E’ compito
dei cristiani in generale e, in particolare, di chi lavora all’interno di un Consiglio
pastorale parrocchiale. Benedetto XVI lo ha voluto ricordare ieri, durante la sua
visita alla chiesa romana del Santo Volto di Gesù. Il Papa ha alternato i suoi pensieri
a parole di gratitudine per i laici impegnati nel Consiglio pastorale, un organismo
definito “uno dei doni del Concilio Vaticano II” che aiuta a costruire “una Chiesa
viva” nel cuore di un quartiere, portando alla gente la Parola di Dio e i Sacramenti:
“Nel
nostro tempo, in cui il secolarismo è forte, e tutte le impressioni del nostro tempo
ci chiudono alla presenza di Dio - alla capacità di percepire questa presenza - è
tanto più importante che il sacerdote non sia un ‘solista’, ma sia circondato da credenti
che con lui portano in sé questo seme della Parola e aiutano perché sia vivo e cresca
anche nel nostro tempo”.
Con i parrocchiani della
Magliana, Benedetto XVI ha rievocato la sua recente sosta al Centro di assistenza
per malati e disabili di Yaoundé in Camerun, fondato dal cardinale canadese, Paul
Emile Léger. Più forti dell’Aids o della lebbra spiccavano, ha affermato il Papa,
“la forza della fede” delle tante persone a servizio degli infermi. Grazie al loro
amore, ha soggiunto, la “sofferenza viene trasformata”:
“E
le persone che aiutano vengono trasformate, diventano più umane, diventano più cristiani,
si sente qualcosa dell’amore di Dio. Così, nelle nostre dimensioni, vogliamo anche
noi sempre essere sensibili verso la sofferenza e i sofferenti, i poveri, le persone
bisognose, in diverse forme di povertà, anche spirituale, che ci aspettano e nelle
quali ci aspetta il Signore”.
Benedetto XVI ha
concluso il suo breve saluto facendo risaltare la grande utilità del Consiglio pastorale,
nel solco della tradizione ecclesiale:
“Il Consiglio
è un dono dello Spirito Santo e proprio un parroco, e tanto più anche un Papa ha bisogno
di consigli, di essere aiutato a trovare le decisioni. E così questi Consigli realizzano
anche un’opera dello Spirito Santo e testimoniano la sua presenza nella Chiesa”.