Attentato suicida in un edificio pubblico nell'Afghanistan meridionale: otto morti,
di cui sei civili e due agenti di polizia. secondo le fonti, il kamikaze si è fatto
esplodere all'interno del quartier generale dell'amministrazione del distretto di
Andar, nella provincia di Kandahar. Feriti quattro civili e due poliziotti.
Iraq Tre
persone sono state uccise e altre nove sono state ferite stamani dall'esplosione di
una bicicletta-bomba nel centro della città di Diyala. Lo ha riferito l'agenzia irachena
Aswat al-Iraq, citando fonti di polizia secondo le quali la carica esplosiva celata
nella bicicletta è stata fatta detonare tra un gruppo di operai nella zona centrale
della Nuova Baquba, 66 km a nordest di Baghdad.
Libano A una settimana
dall'uccisione in Libano di un alto esponente di Fatah - il partito del presidente
palestinese, Mahmud Abbas (Abu Mazen) - un ordigno è esploso stamani, senza causare
vittime, nei pressi dell'abitazione di un miliziano dello stesso gruppo, situata nel
campo profughi di Ayn al-Hilwe, alla periferia di Sidone, 40 km a sud di Beirut. Lo
scorso 23 marzo, un potente ordigno era stato fatto esplodere, nei pressi del campo
di Miye Miye, poco lontano da Ayn al-Hilwe, al passaggio dell'auto di Kamal Midhat,
il vice rappresentante dell'Organizzazione nazionale palestinese (Olp) in Libano,
uccidendolo assieme al suo collaboratore e ad altre quattro guardie del corpo.
Israele “Un
governone”: così la stampa israeliana definisce il nuovo esecutivo che sarà presentato
domani alla Knesset da Benyamin Netanyahu. Secondo le anticipazioni, sarà forte di
29 ministri e sei sottosegretari: si tratta di una cifra record di dirigenti, eguagliata
in passato solo da Ariel Sharon. Secondo la stampa, nemmeno l'abbondanza di cariche
ministeriali è servita comunque a calmare le acque nel Likud - dove l'ex ministro
degli Esteri, Silvan Shalom, attende ancora di sapere se riceverà un ministero adeguato
- e nel partito laburista dove restano forti resistenze all'ingresso nel governo Netanyahu.
Alcuni deputati laburisti hanno avuto nei giorni scorsi contatti discreti con i centristi
di Kadima (che passano alla opposizione) e domani potrebbero astenersi dal votare
la fiducia al nuovo governo.
Nucleare Il consiglio di sicurezza dell'Onu
non ha all'ordine del giorno l'esame di possibili sanzioni supplementari nei confronti
del'Iran. Lo ha detto a Mosca l'ambasciatore russo all'Onu, Vitali Ciurkin, aggiungendo
invece che “ci sono attese su un possibile avvio di un dialogo diretto fra Stati Uniti
e Iran sul tema del programma nucleare di Teheran”.
Vince ma perdendo consensi
il partito di Erdogan in Turchia Elezioni amministrative in Turchia deludenti
per il partito del premier Tayyip Erdogan - l’Akp - che ha registrato un forte calo
di consensi, attestandosi a circa il 41%. Ha mantenuto invece le posizioni il partito
socialdemocratico di opposizione, mentre a guadagnare sono stati il partito nazionalista,
vicino al 16%, e gli islamici fondamentalisti, che dal 2,3% hanno superato il 6%.
Da registrare gravi disordini nella parte sudorientale del Paese, con un bilancio
di sei morti e un centinaio di feriti. Sui motivi dell’indebolimento del partito di
governo, Stefano Leszczynski ha intervistato Furio Morroni, corrispondente
dell’ANSA da Ankara:
R. - Indubbiamente,
si è trattato di un ridimensionamento sostanziale: l’Akp ha perso ben 8 punti rispetto
alle politiche di due anni fa, ed è un chiaro messaggio della popolazione a questo
partito, che se da una parte è stato visto come capace di portare stabilità, dall’altra
però è rimproverato di non aver saputo gestire la crisi economica.
D.
- Oltre alla crisi economica, può aver pesato l’eccessivo europeismo di Erdogan, che
ha perso in questo modo i voti degli islamisti più radicali?
R.
- Più che il filoeuropeismo, è stato il fatto che per cercare di togliere quest’etichetta
di partito di radici islamiche - che in effetti l’Akp, il suo partito, possiede -
Erdogan ha forse detto troppe volte di essere distaccato dall’islam. Questa cosa potrebbe
aver infastidito gli islamici più ortodossi, e lo dimostra il fatto che i partiti
islamici hanno guadagnato voti: c’è l’esercito del Saadet –-partito dal quale viene
lo stesso Erdogan - che ha raddoppiato i voti.
D.
- Una tornata elettorale segnata, tra l’altro, da gravi violenze…
R.
- La cosa importante è che questi fatti di sangue si sono svolti tutti in piccoli
villaggi, in piccole città, dove la battaglia politica era non per grossi candidati
a sindaci, quanto per il Mukhtar, ovvero per il capo del villaggio. Per cui, diciamo
che questi scontri più che politici sono stati scontri tra clan per imporre il proprio
uomo.
Vertice della Lega Araba La situazione
a Gaza e i rapporti con l’Iran in primo piano all’annuale vertice dei capi di Stato
della Lega Araba, apertosi oggi a Doha, in Qatar. I lavori sono stati preceduti dalle
polemiche per la partecipazione al vertice sia del presidente del Sudan, Omar El Bashir,
sul quale pende un mandato di cattura da parte della Corte penale internazionale (Cpi),
sia del segretario generale dell’Onu, Ban Ki Moon. Si vive dunque un momento di spaccatura
nella comunità internazionale? Risponde il prof. Ennio Di Nolfo, docente emerito
di Storia delle Relazioni internazionali all’Università di Firenze, intervistato da
Giada Aquilino:
R. - È una
evidente spaccatura. Io penso che sarebbe estremamente interessante vedere cosa accadrebbe
se Bashir andasse all’Aja. Perché si pone in tutti i termini il problema dell’applicabilità
delle norme di diritto internazionale o delle sentenze delle Corti di diritto internazionale,
quando queste sono basate sulle Nazioni Unite o su un dettato, su una delibera delle
Nazioni Unite o su delibere di parti delle Nazioni Unite. A mio parere, in questo
caso, Bashir sfida impunemente la comunità internazionale, perché ha avuto più che
una assicurazione da tutto il mondo arabo, da tutto il mondo africano - o quasi tutto
il mondo africano - che qualora si fosse recato fuori dal Sudan non avrebbe subito
nessuna conseguenza.
D. - A questo punto, che valore
ha il provvedimento dell’Aja?
R. - Io sono sempre
stato persuaso che queste grida di stile manzoniano o sono tali da corrispondere all’effettivo
controllo - capacità di controllo, possesso, carcerazione, come è stato nel caso di
Milosevic, e allora si può pensare che la sentenza abbia un seguito - oppure, il condannato,
il colpito da un mandato di arresto, non è defertio alla Corte giudicante e allora
in questo caso fa quello che vuole, perché il diritto internazionale è una delle serie
di diritto più difficilmente applicabili nel mondo.
Montenegro Maggioranza
assoluta alla coalizione guidata dal partito socialista democratico di Milo Djukanovic.
Questo il risultato delle legislative di ieri, in Montenegro. Secondo gli exit poll,
la coalizione guidata dal partito del premier uscente ha conquistato il 51% dei voti.
Il servizio di Giuseppe D’Amato:
Il partito
democratico dei socialisti ha ottenuto la maggioranza assoluta al parlamento, che
conta 81 seggi. Ha prevalso, quindi, il messaggio per il Montenegro in Europa sui
timori della crisi economica che si sta avvicinando. Nel dicembre scorso, Podgorica
ha chiesto l’adesione ai 27. Queste consultazioni anticipate sono state organizzate
per avere un esecutivo con un forte mandato popolare. L’affluenza alle urne si è attestata
ad oltre 65 per cento degli aventi diritto. Indipendente dal 2006, il Montenegro ha
redditi procapiti tra i più bassi d’Europa, con un alto tasso di disoccupazione.
Russia-Usa All'Onu
si attende con moderato ottimismo il primo incontro tra i presidenti russo e americano,
Dmitri Medvedev e Barack Obama, il primo aprile a Londra. “Le attese delle Nazioni
Unite per questo incontro sono le più ottimistiche, ha detto in una conferenza stampa
a Mosca Vitali Ciurkin, ambasciatore russo all'Onu. Ma, ha soggiunto, "non bisogna
neanche esagerare con l'ottimismo e anticipare i tempi, poichè lo spettro delle questioni
sul tappeto nei rapporti russo-americani è molto vasto”. Ciurkin ha commentato positivamente
il colloquio svoltosi di recente a Ginevra tra il segretario di stato Usa, Hillary
Clinton, e il ministro degli Esteri russo, Serghiei Lavrov.
Usa-Ue La
Nuova America di Barack Obama sbarca domani in Europa per affrontare il primo test
internazionale del nuovo inquilino della Casa Bianca. Obama ha detto oggi, in una
intervista al Financial Times, che i leader del G20 di Londra dovranno mandare "un
forte messaggio di unità" nelle misure per fronteggiare la crisi economica. Il presidente
Usa ha sollecitato i leader perchè al G20 siano fatti “passi concreti” per risolvere
il problema dei titoli "tossici" che hanno avvelenato il mercato finanziario mondiale.
Con tre vertici nel giro di cinque giorni - conferenza G20 a Londra, riunione Nato
a Strasburgo e vertice Usa-Ue a Praga - con incontri con oltre 40 leader mondiali,
con una nutrita serie di meeting bilaterali (compresi i primi faccia a faccia con
i presidenti di Russia e Cina), con due discorsi importanti sui rapporti transatlantici
(in Francia) e sulla proliferazione nucleare (nella Repubblica Ceca), con una sosta
finale nella Turchia musulmana, l'agenda del primo viaggio oltreoceano di Barack Obama
appare straordinariamente ambiziosa.
Tibet Un monaco tibetano è stato
ucciso dalle forze di sicurezza cinesi nel corso di scontri nella provincia cinese
del Sichuan, che ha una forte presenza di tibetani. La notizia, data da residenti
ad un'agenzia di stampa internazionale, non è stata confermata da altre fonti. Il
monaco avrebbe incitato i contadini ad opporsi ad una campagna avviata dal governo
locale per rilanciare l'agricoltura. Gli incidenti si sono verificati nella contea
di Luhuo ed il monaco apparteneva al monastero di Hor Drago (Shouling in cinese).
Proprio oggi, la Cina ha annunciato che dal 5 aprile la Regione autonoma del Tibet
sarà riaperta ai turisti stranieri dopo un mese di “lockdown”. Dall'inizio di marzo,
la Regione autonoma e le zone a popolazione tibetana di altre tre province sono chiuse
e sono controllate da un massiccio schieramento della Polizia armata del popolo, un
corpo paramilitare addetto al controllo dell'ordine pubblico. Incidenti sono stati
segnalati nello stesso Sichuan e nel vicino Qinghai. Almeno duecento persone sono
state arrestate e un monaco si è suicidato dopo essere stato torturato, secondo le
denunce dei gruppi di esuli tibetani.
Costa d’Avorio A migliaia volevano
entrare allo stadio già pieno per assistere alla partita di calcio, valida per le
qualificazioni mondiali, della nazionale della Costa d'Avorio. Quando la polizia ha
reagito cercando di disperderli ne è nato un fuggi fuggi generale nel quale 19 persone
hanno perso la vita e altre 130 sono rimaste ferite.
Mumbai Sarà
una donna avvocato a difendere Mohammed Ajmal Amir Kasab, l'unico terrorista sopravvissuto
del gruppo di fuoco che assaltò a novembre Mumbai, nel processo a suo carico che comincerà
il 6 aprile. Lo ha deciso la corte speciale della capitale economica indiana, dinanzi
alla quale si svolgerà il processo. Con la decisione di oggi, il Tribunale speciale
è riuscito a superare lo stallo nel quale si trovava il procedimento, anche a causa
del fatto che non si trovavano avvocati disposti a difendere Kasab. La Corte ha informato
Kasab, collegato in videoconferenza, della data di inizio del processo e del suo nuovo
avvocato d'ufficio, che a giorni sarà affiancato da un assistente. Il terrorista non
ha fatto obiezioni e ha chiesto ed ottenuto di vedere il legale prima del processo.
Tanzania Almeno
15 persone sono morte in seguito ad un incidente ferroviario avvenuto poco dopo la
mezzanotte in Tanzania, non lontano dalla capitale Dadome. Un bilancio che, secondo
fonti ufficiali di cui riferisce la Bbc online, potrebbe aggravarsi. Per motivi ancora
non chiariti, un treno passeggeri ha centrato una serie di vagoni destinati al trasporto
fermi sulle rotaie. Violentissimo l'impatto, riferiscono i testimoni. Nel 2002, in
una zona abbastanza vicina a quella dell'incidente della scorsa notte, si verificò
un'altra tremenda collisione tra due treni, che causò almeno 200 morti e molte centinaia
di feriti. (Panoramica internazionale a cura di Fausta Speranza)
Bollettino
del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIII no. 89 E'
possibile ricevere gratuitamente, via posta elettronica, l'edizione quotidiana del
Bollettino del Radiogiornale. La richiesta può essere effettuata sulla home page del
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