2009-03-30 15:12:35

Attentati e morti in Afghanistan e Iraq


Attentato suicida in un edificio pubblico nell'Afghanistan meridionale: otto morti, di cui sei civili e due agenti di polizia. secondo le fonti, il kamikaze si è fatto esplodere all'interno del quartier generale dell'amministrazione del distretto di Andar, nella provincia di Kandahar. Feriti quattro civili e due poliziotti.

Iraq
Tre persone sono state uccise e altre nove sono state ferite stamani dall'esplosione di una bicicletta-bomba nel centro della città di Diyala. Lo ha riferito l'agenzia irachena Aswat al-Iraq, citando fonti di polizia secondo le quali la carica esplosiva celata nella bicicletta è stata fatta detonare tra un gruppo di operai nella zona centrale della Nuova Baquba, 66 km a nordest di Baghdad.

Libano
A una settimana dall'uccisione in Libano di un alto esponente di Fatah - il partito del presidente palestinese, Mahmud Abbas (Abu Mazen) - un ordigno è esploso stamani, senza causare vittime, nei pressi dell'abitazione di un miliziano dello stesso gruppo, situata nel campo profughi di Ayn al-Hilwe, alla periferia di Sidone, 40 km a sud di Beirut. Lo scorso 23 marzo, un potente ordigno era stato fatto esplodere, nei pressi del campo di Miye Miye, poco lontano da Ayn al-Hilwe, al passaggio dell'auto di Kamal Midhat, il vice rappresentante dell'Organizzazione nazionale palestinese (Olp) in Libano, uccidendolo assieme al suo collaboratore e ad altre quattro guardie del corpo.

Israele
“Un governone”: così la stampa israeliana definisce il nuovo esecutivo che sarà presentato domani alla Knesset da Benyamin Netanyahu. Secondo le anticipazioni, sarà forte di 29 ministri e sei sottosegretari: si tratta di una cifra record di dirigenti, eguagliata in passato solo da Ariel Sharon. Secondo la stampa, nemmeno l'abbondanza di cariche ministeriali è servita comunque a calmare le acque nel Likud - dove l'ex ministro degli Esteri, Silvan Shalom, attende ancora di sapere se riceverà un ministero adeguato - e nel partito laburista dove restano forti resistenze all'ingresso nel governo Netanyahu. Alcuni deputati laburisti hanno avuto nei giorni scorsi contatti discreti con i centristi di Kadima (che passano alla opposizione) e domani potrebbero astenersi dal votare la fiducia al nuovo governo.

Nucleare
Il consiglio di sicurezza dell'Onu non ha all'ordine del giorno l'esame di possibili sanzioni supplementari nei confronti del'Iran. Lo ha detto a Mosca l'ambasciatore russo all'Onu, Vitali Ciurkin, aggiungendo invece che “ci sono attese su un possibile avvio di un dialogo diretto fra Stati Uniti e Iran sul tema del programma nucleare di Teheran”.

Vince ma perdendo consensi il partito di Erdogan in Turchia
Elezioni amministrative in Turchia deludenti per il partito del premier Tayyip Erdogan - l’Akp - che ha registrato un forte calo di consensi, attestandosi a circa il 41%. Ha mantenuto invece le posizioni il partito socialdemocratico di opposizione, mentre a guadagnare sono stati il partito nazionalista, vicino al 16%, e gli islamici fondamentalisti, che dal 2,3% hanno superato il 6%. Da registrare gravi disordini nella parte sudorientale del Paese, con un bilancio di sei morti e un centinaio di feriti. Sui motivi dell’indebolimento del partito di governo, Stefano Leszczynski ha intervistato Furio Morroni, corrispondente dell’ANSA da Ankara:RealAudioMP3

R. - Indubbiamente, si è trattato di un ridimensionamento sostanziale: l’Akp ha perso ben 8 punti rispetto alle politiche di due anni fa, ed è un chiaro messaggio della popolazione a questo partito, che se da una parte è stato visto come capace di portare stabilità, dall’altra però è rimproverato di non aver saputo gestire la crisi economica.

 
D. - Oltre alla crisi economica, può aver pesato l’eccessivo europeismo di Erdogan, che ha perso in questo modo i voti degli islamisti più radicali?

 
R. - Più che il filoeuropeismo, è stato il fatto che per cercare di togliere quest’etichetta di partito di radici islamiche - che in effetti l’Akp, il suo partito, possiede - Erdogan ha forse detto troppe volte di essere distaccato dall’islam. Questa cosa potrebbe aver infastidito gli islamici più ortodossi, e lo dimostra il fatto che i partiti islamici hanno guadagnato voti: c’è l’esercito del Saadet –-partito dal quale viene lo stesso Erdogan - che ha raddoppiato i voti.

 
D. - Una tornata elettorale segnata, tra l’altro, da gravi violenze…

 
R. - La cosa importante è che questi fatti di sangue si sono svolti tutti in piccoli villaggi, in piccole città, dove la battaglia politica era non per grossi candidati a sindaci, quanto per il Mukhtar, ovvero per il capo del villaggio. Per cui, diciamo che questi scontri più che politici sono stati scontri tra clan per imporre il proprio uomo.

 
Vertice della Lega Araba
La situazione a Gaza e i rapporti con l’Iran in primo piano all’annuale vertice dei capi di Stato della Lega Araba, apertosi oggi a Doha, in Qatar. I lavori sono stati preceduti dalle polemiche per la partecipazione al vertice sia del presidente del Sudan, Omar El Bashir, sul quale pende un mandato di cattura da parte della Corte penale internazionale (Cpi), sia del segretario generale dell’Onu, Ban Ki Moon. Si vive dunque un momento di spaccatura nella comunità internazionale? Risponde il prof. Ennio Di Nolfo, docente emerito di Storia delle Relazioni internazionali all’Università di Firenze, intervistato da Giada Aquilino:RealAudioMP3

R. - È una evidente spaccatura. Io penso che sarebbe estremamente interessante vedere cosa accadrebbe se Bashir andasse all’Aja. Perché si pone in tutti i termini il problema dell’applicabilità delle norme di diritto internazionale o delle sentenze delle Corti di diritto internazionale, quando queste sono basate sulle Nazioni Unite o su un dettato, su una delibera delle Nazioni Unite o su delibere di parti delle Nazioni Unite. A mio parere, in questo caso, Bashir sfida impunemente la comunità internazionale, perché ha avuto più che una assicurazione da tutto il mondo arabo, da tutto il mondo africano - o quasi tutto il mondo africano - che qualora si fosse recato fuori dal Sudan non avrebbe subito nessuna conseguenza.

 
D. - A questo punto, che valore ha il provvedimento dell’Aja?

 
R. - Io sono sempre stato persuaso che queste grida di stile manzoniano o sono tali da corrispondere all’effettivo controllo - capacità di controllo, possesso, carcerazione, come è stato nel caso di Milosevic, e allora si può pensare che la sentenza abbia un seguito - oppure, il condannato, il colpito da un mandato di arresto, non è defertio alla Corte giudicante e allora in questo caso fa quello che vuole, perché il diritto internazionale è una delle serie di diritto più difficilmente applicabili nel mondo.

 
Montenegro
Maggioranza assoluta alla coalizione guidata dal partito socialista democratico di Milo Djukanovic. Questo il risultato delle legislative di ieri, in Montenegro. Secondo gli exit poll, la coalizione guidata dal partito del premier uscente ha conquistato il 51% dei voti. Il servizio di Giuseppe D’Amato:RealAudioMP3

Il partito democratico dei socialisti ha ottenuto la maggioranza assoluta al parlamento, che conta 81 seggi. Ha prevalso, quindi, il messaggio per il Montenegro in Europa sui timori della crisi economica che si sta avvicinando. Nel dicembre scorso, Podgorica ha chiesto l’adesione ai 27. Queste consultazioni anticipate sono state organizzate per avere un esecutivo con un forte mandato popolare. L’affluenza alle urne si è attestata ad oltre 65 per cento degli aventi diritto. Indipendente dal 2006, il Montenegro ha redditi procapiti tra i più bassi d’Europa, con un alto tasso di disoccupazione.

 
Russia-Usa
All'Onu si attende con moderato ottimismo il primo incontro tra i presidenti russo e americano, Dmitri Medvedev e Barack Obama, il primo aprile a Londra. “Le attese delle Nazioni Unite per questo incontro sono le più ottimistiche, ha detto in una conferenza stampa a Mosca Vitali Ciurkin, ambasciatore russo all'Onu. Ma, ha soggiunto, "non bisogna neanche esagerare con l'ottimismo e anticipare i tempi, poichè lo spettro delle questioni sul tappeto nei rapporti russo-americani è molto vasto”. Ciurkin ha commentato positivamente il colloquio svoltosi di recente a Ginevra tra il segretario di stato Usa, Hillary Clinton, e il ministro degli Esteri russo, Serghiei Lavrov.

Usa-Ue
La Nuova America di Barack Obama sbarca domani in Europa per affrontare il primo test internazionale del nuovo inquilino della Casa Bianca. Obama ha detto oggi, in una intervista al Financial Times, che i leader del G20 di Londra dovranno mandare "un forte messaggio di unità" nelle misure per fronteggiare la crisi economica. Il presidente Usa ha sollecitato i leader perchè al G20 siano fatti “passi concreti” per risolvere il problema dei titoli "tossici" che hanno avvelenato il mercato finanziario mondiale. Con tre vertici nel giro di cinque giorni - conferenza G20 a Londra, riunione Nato a Strasburgo e vertice Usa-Ue a Praga - con incontri con oltre 40 leader mondiali, con una nutrita serie di meeting bilaterali (compresi i primi faccia a faccia con i presidenti di Russia e Cina), con due discorsi importanti sui rapporti transatlantici (in Francia) e sulla proliferazione nucleare (nella Repubblica Ceca), con una sosta finale nella Turchia musulmana, l'agenda del primo viaggio oltreoceano di Barack Obama appare straordinariamente ambiziosa.

Tibet
Un monaco tibetano è stato ucciso dalle forze di sicurezza cinesi nel corso di scontri nella provincia cinese del Sichuan, che ha una forte presenza di tibetani. La notizia, data da residenti ad un'agenzia di stampa internazionale, non è stata confermata da altre fonti. Il monaco avrebbe incitato i contadini ad opporsi ad una campagna avviata dal governo locale per rilanciare l'agricoltura. Gli incidenti si sono verificati nella contea di Luhuo ed il monaco apparteneva al monastero di Hor Drago (Shouling in cinese). Proprio oggi, la Cina ha annunciato che dal 5 aprile la Regione autonoma del Tibet sarà riaperta ai turisti stranieri dopo un mese di “lockdown”. Dall'inizio di marzo, la Regione autonoma e le zone a popolazione tibetana di altre tre province sono chiuse e sono controllate da un massiccio schieramento della Polizia armata del popolo, un corpo paramilitare addetto al controllo dell'ordine pubblico. Incidenti sono stati segnalati nello stesso Sichuan e nel vicino Qinghai. Almeno duecento persone sono state arrestate e un monaco si è suicidato dopo essere stato torturato, secondo le denunce dei gruppi di esuli tibetani.

Costa d’Avorio
A migliaia volevano entrare allo stadio già pieno per assistere alla partita di calcio, valida per le qualificazioni mondiali, della nazionale della Costa d'Avorio. Quando la polizia ha reagito cercando di disperderli ne è nato un fuggi fuggi generale nel quale 19 persone hanno perso la vita e altre 130 sono rimaste ferite.

Mumbai
Sarà una donna avvocato a difendere Mohammed Ajmal Amir Kasab, l'unico terrorista sopravvissuto del gruppo di fuoco che assaltò a novembre Mumbai, nel processo a suo carico che comincerà il 6 aprile. Lo ha deciso la corte speciale della capitale economica indiana, dinanzi alla quale si svolgerà il processo. Con la decisione di oggi, il Tribunale speciale è riuscito a superare lo stallo nel quale si trovava il procedimento, anche a causa del fatto che non si trovavano avvocati disposti a difendere Kasab. La Corte ha informato Kasab, collegato in videoconferenza, della data di inizio del processo e del suo nuovo avvocato d'ufficio, che a giorni sarà affiancato da un assistente. Il terrorista non ha fatto obiezioni e ha chiesto ed ottenuto di vedere il legale prima del processo.

Tanzania
Almeno 15 persone sono morte in seguito ad un incidente ferroviario avvenuto poco dopo la mezzanotte in Tanzania, non lontano dalla capitale Dadome. Un bilancio che, secondo fonti ufficiali di cui riferisce la Bbc online, potrebbe aggravarsi. Per motivi ancora non chiariti, un treno passeggeri ha centrato una serie di vagoni destinati al trasporto fermi sulle rotaie. Violentissimo l'impatto, riferiscono i testimoni. Nel 2002, in una zona abbastanza vicina a quella dell'incidente della scorsa notte, si verificò un'altra tremenda collisione tra due treni, che causò almeno 200 morti e molte centinaia di feriti. (Panoramica internazionale a cura di Fausta Speranza)

 
Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIII no. 89

 
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