2009-03-28 15:07:24

In Italia seconda giornata del congresso fondativo del Popolo della Libertà


In Italia, seconda giornata del Congresso fondativo del Popolo della Libertà, la formazione politica che nasce dalla fusione tra Forza Italia e Alleanza nazionale. Ieri Silvio Berlusconi ha ripercorso 15 anni di alleanza nel centrodestra. Questa mattina l’intervento del presidente della Camera Gianfranco Fini, che ha invitato a rilanciare una grande stagione costituente. Nel pomeriggio prenderà la parola tra gli altri il presidente del Senato Renato Schifani. Il servizio di Giampiero Guadagni:RealAudioMP3

Rivoluzione liberale. E’ questa la missione strategica del Popolo della Libertà tracciata ieri dal suo leader Silvio Berlusconi. Una rivoluzione che ha nella famiglia e nell’impresa i suoi valori cardine, anche per affrontare la crisi economica; e nel popolo ha il suo punto di riferimento. Il Pdl è una pagina di storia che si apre, ha sottolineato il premier, che ha ringraziato per questo l’alleato di sempre, Gianfranco Fini. Un riconoscimento scandito quasi a voler cancellare le incomprensioni con l’attuale presidente della Camera ogni qualvolta si discute di prerogative del Parlamento. E questa mattina Fini ha osservato: Berlusconi ha spazzato via le interpretazioni maliziose. La modifica dei regolamenti parlamentari - osserva il presidente della Camera - è una reale esigenza ma è solo un anello delle riforme istituzionali. Su alcune scelte importanti restano tuttavia divergenze, e così, alla fine del suo intervento, Fini ha criticato la legge sul biotestamento appena approvata al Senato e che sta per approdare alla Camera; “è una legge”, ha detto Fini, “più da Stato etico che da Stato laico”. Il manifesto del Pdl, ha sottolineato ancora Fini, è quello del Partito popolare europeo. Scelta salutata ieri con grande soddisfazione da presidente del Ppe Wilfred Martens che ha sottolineato il cammino fatto in questi anni da Alleanza nazionale. Il Pdl non è una fusione a freddo, ha detto Berlusconi, ma un progetto nato dalla volontà della base. Il contrario, sostiene, di quanto accaduto nel Partito democratico. Il presidente del Consiglio si è detto profondamente deluso dalla mancata svolta riformista del Pd, dopo le incoraggianti premesse. Unica concessione: la nascita del Pd ha permesso la semplificazione del quadro politico. Ma ora, dice ancora il premier, la sinistra sta uscendo di scena. Berlusconi mostra sondaggi che danno il Pdl al 43%, ma punta a superare il 50% alle europee e amministrative di giugno. Il premier prova allora a ricucire con l’Udc di Casini, ma per questo deve vincere le diffidenze della Lega dopo il no al federalismo fiscale da parte del partito di Casini. Il quale guarda con rispetto al progetto del Pdl ma se ne tiene a distanza. Duro invece il resto dell’opposizione. Per il segretario Pd Franceschini, Berlusconi usa gli stessi slogan di 15 anni fa, mentre per Di Pietro il premier vuole essere il nuovo ducetto d’Italia. Da parte sua, nel messaggio di saluto al Congresso, il capo dello Stato Napolitano ha chiesto al Pdl di favorire un clima politico di maggiore corresponsabilità.

 
Vertice progressista in Cile
Le reazioni del leader del PD, Franceschini, alle dichiarazioni di Berlusconi sono giunte dal Cile, dov’è in corso il Vertice progressista di Viña del Mar. Duecento i politici e gli intellettuali arrivati da tutto il mondo. Tra loro, anche il vicepresidente degli Stati Uniti, Joe Biden, il premier britannico Gordon Brown e la presidente argentina, Cristina Kirhner. Il servizio di Francesca Ambrogetti:RealAudioMP3

La ricerca di un’alternativa al neoliberalismo per uscire dalla crisi: questo l’asse portante dei dibattiti della prima giornata del vertice progressista di Viña del Mar. Vivian, che ha dichiarato di essere al lavoro per il prossimo G20, ha detto di auspicare la stesura di un piano concertato di riforma delle regole finanziarie capace di riavviare la crescita economica. Il vice presidente americano ha prospettato i piani per i futuri rapporti con l’America Latina: il rilancio dell’economia Usa può diventare il motore che promuove la crescita dal basso verso l’alto nel continente, ha detto; e ha sottolineato che la giustizia, l’uguaglianza, diritti umani e rispetto della legge saranno i principi-guida per lavorare insieme. Sulla stessa linea sono state le dichiarazioni di Franceschini, che ha citato come modello Barack Obama, capace di mettere in campo – ha affermato – una gerarchia di valori rovesciata rispetto a quella di Bush. Trascorsa la prima metà delle due giornate di dibattito, il vertice si sta delineando come un’assemblea per il coordinamento strategico anti-crisi delle forze di centro-sinistra. E’ anche una prova generale per quanto riguarda la posizione degli esponenti di quest’orientamento politico per il prossimo G20.

 
Ancora violenze in Afghanistan
Mentre sul fronte politico si discute della nuova strategia Usa per l’Aghanistan, sul terreno non passa giorno senza che si registrino nuove violenze. Dodici insorti sono stati uccisi nella notte tra venerdì e sabato nel corso di un raid notturno delle forze locali ed internazionali nel sud del Paese. Secondo fonti militari l’operazione era volta a distruggere alcune fabbriche di esplosivi utilizzati per gli attacchi suicidi e la costruzione di ordigni da parte dei miliziani talebani.

Pakistan
Ennesima azione dei guerriglieri talebani in Pakistan. Decine di miliziani hanno attaccato una base di rifornimenti Nato nel nord ovest del Paese. L'attacco è avvenuto a Farhad, nei pressi di Peshawar, dove alcuni container hanno preso fuoco dopo il lancio di granate. Le basi Nato e i convogli in partenza per l'Afghanistan sono diventati uno dei principali obiettivi dei talebani pakistani.

Corea del Nord
Corea del Sud, Stati Uniti e Giappone si rivolgeranno all'Onu se Pyongyang non dovesse rinunciare all'annunciato test missilistico. I rappresentanti di questi Paesi ritengono infatti che il lancio violerebbe una risoluzione Onu. Secondo l'agenzia giapponese Kyodo, il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sarà immediatamente interpellato sulla vicenda. Intanto all’indomani dell'ordine di allerta alle Forze armate nipponiche, predisposto dal ministro della Difesa del Giappone, due navi hanno mollato stamani gli ormeggi. Tokyo abbatterà il missile-satellite di Pyongyang e i suoi detriti in caso di rischio per il Paese.

Filippine
L'esercito filippino ha accettato di ritirare le sue truppe nel sud del Paese così come avevano chiesto i ribelli islamici che minacciavano di giustiziare i tre operatori stranieri della Croce rossa rapiti il 15 gennaio scorso. Il ritiro dell'esercito in un'area della giungla sull'isola di Jolo dovrebbe avvenire nelle prossime 36 ore, ha affermato il ministro dell'Interno, Ronaldo Puno. Nel frattempo sarà organizzato anche un corridoio umanitario per consentire la liberazione di uno degli ostaggi. Tuttavia dal terreno continuano ad arrivare notizie di combattimenti: durante una visita della presidentessa, Gloria Arroyo, nella regioni meridionali 20 separatisti musulmani e sette soldati sono rimasti uccisi negli scontri scaturiti dopo un attacco ad una pattuglia.

Usa - Russia
Nonostante le divergenze sulle operazioni in Afghanistan, il presidente Usa Barack Obama e quello russo Dmitri Medvedev si incontreranno per la prima volta al G20 del prossimo primo aprile a Londra. I due leader parleranno del nuovo accordo per la riduzione degli arsenali nucleari e delle relazioni tra Washington e Mosca. In quella occasione Obama e Medvedev annunceranno anche la data del loro primo summit bilaterale. Lo ha annunciato oggi il consigliere presidenziale russo per la politica estera.
 
Grecia disordini
La Grecia ancora scossa dalle violenti proteste dei gruppi radicali giovanili. Stamani ad Atene un gruppo di giovani mascherati ha lanciato bombe incendiarie a un autosalone e ha attaccato un'auto della polizia, in risposta di una grande operazione delle forze dell'ordine che ha colpito la criminalità comune e gruppi di anarchici, con il fermo di una ventina di persone. Ieri un ordigno ad alto potenziale aveva semidistrutto la sede di una compagnia marittima nel porto ateniese del Pireo. Gli attacchi vanno avanti dal dicembre scorso, quando gravi disordini scoppiarono in seguito all'uccisione da parte della polizia di uno studente quindicenne.

Usa – Inondazioni
Migliaia di persone sono state allontanate da una valle del Nord Dakota, negli Stati Uniti, a causa del pericolo di straripamento del Red River che scorre lungo il territorio americano e canadese. In alcuni punti del suo corso, il fiume ha rotto gli argini e intere zone sono state evacuate, come nella città di Fargo dove 92mila persone hanno dovuto abbandonare le proprie abitazioni. Obama, nel consueto discorso del sabato, ha assicurato immediati aiuti alla popolazione colpita dalle devastanti inondazioni che hanno interessato Nord Dakota, Sud Dakota e Minnesota.

Aiea votazioni
Slitta a maggio la votazione per l’elezione del nuovo direttore dell’Aiea, l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica. Gli Stati membri, riuniti da due giorni a Vienna, non sono riusciti a garantire la sufficienza dei voti per un candidato. L’attuale guida dell’Aiea, El-Baradei, concluderà il suo mandato a novembre. (Panoramica internazionale a cura Marco Guerra)
 

 
Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIII no. 87

 
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