2009-03-27 14:53:45

Vertice internazionale delle Accademie delle Scienze a Roma


Si conclude oggi a Roma presso l’Accademia dei Lincei il vertice cui partecipano rappresentanti delle Accademie delle scienze dei Paesi del G8 e di quelli del G5 (Brasile, Cina, India, Messico e Suadfrica). Gli scienziati giunti da tutto il mondo hanno discusso delle emergenze del pianeta Terra e delle possibili strategie d'intervento. Il documento che verrà approvato a fine giornata sarà poi presentato ai capi di Stato e di Governo nel corso del summit del G8 in programma a luglio sull’isola della Maddalena. Stefano Leszczynski ha intervistato il vice presidente dell’Accademia dei Lincei, Lamberto Maffei, che ci illustra i temi portanti dell’incontro:RealAudioMP3

R. – L’incontro verte principalmente sulle nuove sorgenti di energia correlate coi cambiamenti climatici, e tratta di un problema veramente globale: come si può tenere sotto controllo l’aumento di CO2, e allo stesso tempo armonizzare questo con lo sviluppo dei Paesi sviluppati e sottosviluppati, certi dei quali usano – per esempio – molto il carbone, oppure altre sorgenti fossili che sono alti produttori di CO2.

 
D. – Professore, in che modo si possono favorire delle ricadute positive, ad esempio sui Paesi in via di sviluppo, che poi anche loro soffrono, di riflesso, questa crisi in maniera abbastanza grave?

 
R. – Quello che si può fare per i Paesi in via di sviluppo è un’attiva politica di educazione, anche verso accorgimenti tecnici che possono migliorare il “know how”: cioè ottenere la stessa energia con minore inquinamento, e allo stesso tempo proporre già a loro ulteriori sorgenti di energia, che vanno da quelle geotermiche a quelle rinnovabili. E’ chiaro che ci sarà un periodo di transizione fra queste sorgenti di energia e queste nuove; è un’integrazione.

 
D. – Tutti questi obiettivi sono realizzabili veramente, o sono materie di studio e non si trova la volontà politica per applicarle?

 
R. – Il nostro compito è quello di fare un punto scientifico e dire: “guardate, leader del mondo: la scienza vi può dire solo che se fate così succede questo”. Noi da parte nostra facciamo proprio un elenco – in pochissime righe – per portare all’attenzione dei leader i punti cruciali che in parte, nonostante i compromessi che poi vengono trovati in sede internazionale, sarebbero già vie aperte verso un miglioramento.

 
D. – Si è parlato anche di migrazioni internazionali; avete preso in considerazione anche quelle che sono le conseguenze dell’immigrazione di ritorno, a causa della crisi economica?

 
R. – Il problema delle rimesse è stato esaminato innanzitutto sotto l’aspetto positivo, e poi, sotto l’aspetto di impiego negativo delle rimesse, che invece vanno indirizzate ad un miglioramento del Paese. Sono rimesse di sussistenza, e questo – anche da parte dei governanti del Paese – è stato criticato, cioè come queste rimesse, che spesso sono milioni e milioni di dollari, non riescano a migliorare il Paese. Ed è stato visto, anche questo, come un problema.







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