Decisione shock del Parlamento di Singapore: con 79 voti a favore su 84, la città-Stato
asiatica ha dato il via libera alla cessione di organi tra vivi. I prezzi saranno
determinati in base alle richieste. Per un rene, per esempio, si parla di 5 mila euro.
La nuova legge, paventano in molti, potrebbe alimentare un vergognoso turismo sanitario
a Singapore, poiché anche agli stranieri sarà permesso di acquistare un organo da
un donatore vivo. Sdegno per la decisione presa a Singapore viene espressa dal prof.
Franco Balzaretti, segretario nazionale dell’Associazione Medici Cattolici Italiani,
intervistato da Alessandro Gisotti:
R. – Sono
rimasto allibito: come medico, come cattolico, ma soprattutto come uomo. Infatti,
rappresenta una vergogna l’istituzionalizzazione del commercio di organi tra persone
viventi, perché in pratica assistiamo ad un trasferimento della salute da popolazioni
povere a popolazioni più ricche, e questo credo che sia una vergogna per l’umanità.
D.
– Ecco, questo professore è proprio il punto: a rimetterci in modo drammatico sono
proprio i più poveri, quasi costretti a vendere – come se fosse un vestito – parti
del proprio corpo a persone più ricche…
R. – La cosa
vergognosa è che si specula sulla disperazione della gente; è questa la cosa che mi
ha disgustato della notizia, soprattutto il fatto della legalizzazione ed anche il
discorso di questa maggioranza che c’è stata di 79 parlamentari su 84, che mi sembra
quasi un’unanimità. Anche perché – come diceva giustamente lei – la vita, il corpo
umano non può essere un oggetto in vendita, un bene che si può vendere o acquistare
come andare al supermercato. Di questo passo, non so proprio dove andremo a finire.
Si teorizza, da parte di qualcuno, una libertà assoluta, una libertà che dev’essere
al vertice di ogni valore umano. Ma io mi domando: “Ci può essere un valore più importante,
più prioritario della vita umana?”.
D. – Si può dire
che anche in questo caso c’è una cattiva interpretazione del concetto di libertà
di scelta, di autodeterminazione a detrimento di quella che è l’inviolabilità della
persone, e quindi della sua dignità?
R. – Sicuramente
c’ è un’indisponibilità della vita e della salute, perché se legalizziamo anche queste
pratiche, direi che stiamo andando verso una deriva veramente molto, ma molto pericolosa
per il futuro. Come medico, la cosa che mi fa male è sapere che ci sono anche dei
medici che si prestano a queste pratiche di compravendita di trapianti d’organi, sapendo
anche la provenienza, sapendo tutto quello che c’è dietro.