Tra i 335 italiani
vilmente trucidati dai nazisti 65 anni fa a Roma, alle Fosse Ardeatine, c'era anche
il colonnello Giuseppe Cordero di Montezemolo che alla guida del 'Fronte Militare
Clandestino' diede un contributo determinante alla resistenza, accanto ai partigiani,
prima di essere imprigionato e torturato a via Tasso. Un eroe nazionale, a
lungo trascurato, un esempio di amore per la patria e la libertà che andava oltre
le ideologie, da offire alle giovani generazioni. Le testimonianze della sorella,
la marchesa Cordero di Montezemolo e della storica Sabina Sgueglia della Marra.