Conferenza delle organizzazioni ecumeniche a Bangkok per la tutela dei dalit
La tutela delle minoranze dalit, i cosiddetti “fuori casta”, è stata al centro di
una conferenza internazionale svoltasi a Bangkok, in Thailandia, promossa dal World
Council of Churches (Wcc) e dal Lutheran World Federation (Lwf). Sono 250 milioni
le persone nel sud dell’Asia – riferisce l’Osservatore Romano – che vivono ancora
ai margini della società e che non godono dei diritti civili come il resto della popolazione.
I dalit, tra questi molti cristiani, non rientrano nel sistema delle caste sulle quali
è strutturata soprattutto la società indiana; la loro segregazione è a tutt’oggi praticata
in particolare in quegli Stati dove i partiti fondamentalisti indù detengono il potere.
La conferenza, alla quale hanno partecipato 80 delegati e una quarantina tra leader
e teologi delle varie comunità ecclesiali cristiane oltre alle organizzazioni che
si occupano di diritti umani, ha voluto analizzare le problematiche dei dalit e raccogliere
le esperienze per delineare nuove prospettive riguardo alla sfida della loro emancipazione
e del loro riscatto. Si è voluto inoltre lanciare un appello alla solidarietà da parte
della Chiesa globale, rimarcando la necessità che le autorità civili assicurino la
difesa dei diritti costituzionali a coloro che vivono nell’oppressione e nell’emarginazione.(B.C.)