La crisi economica mondiale al centro di un documento del Van Thuân International
Network
Richiamare i grandi del mondo alle proprie responsabilità nella crisi economica globale
in atto. Con questo spirito mons. Giampaolo Crepaldi, segretario del Pontificio Consiglio
della Giustizia e della Pace, a nome del Van Thuân International Network che collega
alcuni centri di studio della dottrina sociale della Chiesa in Italia, Spagna e America
Latina, ha annunciato la pubblicazione di un documento. Come riferisce l’agenzia Sir,
sono tre i punti principali contenuti in esso: “pensare alla ripresa coinvolgendo
i Paesi poveri nello sviluppo; agire sussidiariamente perché altrimenti si scaricano
i costi della ripresa sui livelli inferiori della società e si deresponsabilizza;
ampliare la partecipazione nel rispetto dei diritti umani e della democrazia”. Secondo
il documento, “gli Stati devono intervenire con spirito di supplenza, nonostante la
crisi; va riconosciuto il ruolo della società civile come produttore di solidarietà
ma anche di risorse per la ripresa; gli apparati statali non devono scaricare i costi
sulla società civile e sui privati, ma riformare se stessi e aiutare il mercato e
la società civile indirettamente piuttosto che direttamente”. Una migliore regolamentazione
del mercato finanziario va inoltre perseguita “insieme alla delocalizzazione finanziaria
per impedire la volatilità dei capitali dai Paesi in via di sviluppo e il perseguimento
degli obiettivi di finanza per lo sviluppo già evidenziati alla conferenza di Doha”.(B.C.)