2009-03-23 08:21:25

Un milione di persone alla Messa a Luanda. Il Papa: il mondo guardi all'Africa assetata di pace e giustizia. Dolore per la morte di due ragazze


Una folla immensa, si parla di oltre un milione di persone, ha partecipato ieri mattina alla Messa celebrata dal Papa a Luanda sulla spianata di Cimangola, cui hanno partecipato i vescovi dell'Imbisa, l’organismo che riunisce i presuli dell’Africa meridionale. All'inizio della celebrazione il Papa ha espresso il suo profondo dolore per le due ragazze morte sabato nella calca all’ingresso dello stadio della capitale per l'incontro dei giovani. Benedetto XVI ha poi lanciato un forte appello a tutto il mondo perché volga lo sguardo verso l’Africa, continente assetato di giustizia e di pace, denunciando la cupidigia che riduce in schiavitù i poveri. Il servizio del nostro inviato Davide Dionisi:RealAudioMP3
Quando la Parola del Signore è trascurata, e quando la Legge di Dio è “ridicolizzata, disprezzata e schernita” il risultato può essere solo distruzione ed ingiustizia. Nell’immensa spianata di Cimangola, a ridosso del cementificio di Luanda, il Santo Padre, durante la Messa con i vescovi dell’Imbisa, è tornato sugli orrori della guerra, indicando quanto i frutti feroci del tribalismo e delle rivalità etniche e la cupidigia che corrompe il cuore dell’uomo, riduce in schiavitù i poveri e priva le generazioni future delle risorse di cui hanno bisogno per creare una società più solidale e più giusta, siano esperienze fin troppo familiari all’Africa. Oltre un milione di angolani, provenienti da ogni parte del Paese, ha accolto Benedetto XVI partecipando con gioia a questa quarta Domenica di Quaresima riservata come giorno di preghiera e di sacrificio alla riconciliazione nazionale. Prima della Messa il Papa ha ricordato le due ragazze che hanno perso la vita sabato allo stadio Dos Coqueiros, durante l’incontro con i giovani. Il Santo Padre ha espresso solidarietà e le sue profonde condoglianze ai loro familiari e ai loro amici e ha assicurato la personale preghiera per i feriti. Quanto avvenuto ha scosso profondamente il Pontefice che è venuto a conoscenza della morte delle due giovani solo in tarda serata. Ai presuli delle Conferenze episcopali di Angola e Sao Tomé, Botswana, Sudafrica e Swaziland, Lesotho, Mozambico, Namibia e Zimbabwe, così come ai fedeli delle varie diocesi angolane il Papa, ha detto :
 
Vós sabeis, por amarga experiência, que o trabalho de reconstrução…
Voi sapete in base ad un’amara esperienza che, rispetto alla repentina furia distruttrice del male, il lavoro di ricostruzione è penosamente lento e duro. Richiede tempo, fatica e perseveranza (…) Fate sì che le vostre parrocchie diventino comunità dove la luce della verità di Dio e il potere dell’amore riconciliante di Cristo non siano soltanto celebrati, ma espressi in opere concrete di carità. E non abbiate paura! Anche se questo significa essere un 'segno di contraddizione' (Lc 2, 34) di fronte ad atteggiamenti duri e ad una mentalità che vede gli altri come strumenti da usare piuttosto che come fratelli e sorelle da amare, da rispettare e da aiutare lungo la via della libertà, della vita e della speranza".
 
Dopo il caloroso abbraccio di ieri, il Pontefice ha voluto spronare nuovamente i giovani angolani a scegliere la via di Cristo senza alcun timore, rispondendo alla chiamata del Signore senza esitazione:
 
"Começai, desde hoje, a crescer na vossa amizade com Jesus…
Cominciate fin da oggi a crescere nella vostra amicizia con Gesù, che è 'la via, la verità e la vita' (Gv 14, 6): un’amicizia nutrita ed approfondita mediante la preghiera umile e perseverante. Cercate la sua volontà su di voi, ascoltando quotidianamente la sua parola e permettendo alla sua legge di modellare la vostra vita e le vostre relazioni. In questo modo diventerete profeti saggi e generosi dell’amore salvifico di Dio; diventerete evangelizzatori dei vostri stessi compagni, guidandoli con il vostro esempio personale ad apprezzare la bellezza e la verità del Vangelo e verso la speranza di un futuro plasmato dai valori del Regno di Dio. La Chiesa ha bisogno della vostra testimonianza! Non abbiate paura di rispondere generosamente alla chiamata di Dio a servirlo sia come sacerdoti, religiose o religiosi, sia come genitori cristiani o in tante altre forme di servizio che la Chiesa vi propone".
 
Durante l’Angelus, il Papa ha affidato alle preghiere degli angolani il lavoro di preparazione per la prossima Assemblea sinodale per l’Africa e ha infine lanciato un appello per la pace nella regione dei Grandi Laghi:
 
"Aqui, na África Austral, queremos pedir a Nossa Senhora…
Qui, nell’Africa del Sud, vogliamo pregare Nostra Signora in modo particolare di intercedere per la pace, la conversione dei cuori e per la fine del conflitto nella vicina regione dei Grandi Laghi. Il Figlio suo, Principe della Pace, porti guarigione a chi soffre, conforto a coloro che piangono e forza a tutti coloro che portano avanti il difficile processo del dialogo, del negoziato e della cessazione della violenza".







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