2009-03-23 15:58:22

La guerra fredda e la sua arte in mostra al museo Mart di Rovereto


Dal 28 marzo al 26 luglio al Museo Mart di Rovereto, in Trentino, si potrà visitare una originale esposizione. Prodotta in collaborazione con il Victoria&Albert Museum di Londra e curata da Jane Pavitt e David Crowley, ''La Guerra Fredda'' esplora infatti i prodotti della creativita' internazionale nel periodo storico contraddistinto dal gelo diplomatico tra Stati Uniti e Unione Sovietica. Per arte e design il clima di tensione e il desiderio di modernita' furono certamente prolifici: nel trentennio 1945-1970 la spinta sociale della creativita' e lo stimolo allo scambio tra le arti risultarono difatti senza precedenti. Proprio durante la Guerra Fredda da una parte e dall'altra della cortina di ferro una moltitudine di artisti non smise mai di creare, e le loro opere portano proprio il segno di quei tempi: la tensione, la competizione, ma anche l'ottimismo e uno sviluppo tecnologico senza precedenti. La mostra ''La Guerra Fredda - Cold War'' sara' la prima dedicata al design, all'architettura, al cinema e alla cultura popolare sviluppatisi in quegli anni. Saranno esposti oltre 250 oggetti: da uno Sputnik, con tuta da austronauta delle missioni 'Apollo', ai film di Stanley Kubrick; dai dipinti di Robert Rauschenberg alle ceramiche di Pablo Picasso; dalla moda di Paco Rabanne al design di Charles e Ray Eames e di Dieter Rams; l'architettura di Le Corbusier, di Richard Buckminster Fuller e di Archigram, nonché veicoli vari, tra cui una micro-auto Messerschmidt. La mostra indaga sugli aspetti dell'epoca della Guerra Fredda che hanno influito maggiormente sul design, mentre sullo sfondo imperversavano la lotta tra comunismo e capitalismo, la corsa allo spazio e la gara internazionale all'inseguimento della modernità. Mettendo in risalto gli anni dal 1945 al 1970, lo spazio espositivo raccoglie oggetti e opere dal mondo intero: Stati Uniti, Unione Sovietica, Regno Unito, Cuba, Germania Occidentale e dell'Est, Italia, Polonia, Francia e Cecoslovacchia. (R.G.)







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