2009-03-23 15:53:54

Brasile, Cile e Caraibi: sì al vertice mondiale sulla sicurezza alimentare


La proposta del direttore generale della Fao, Jacques Diouf, di organizzare un Vertice Mondiale sulla Sicurezza Alimentare il prossimo novembre a Roma, in occasione della 36.ma Sessione della Conferenza Fao, incassa il sostegno dei capi di Governo dei paesi della Comunità Caraibica (Caricom), del presidente brasiliano, Luiz Inácio Lula, e del presidente cileno, Michelle Bachelet. L'annuncio arriva dopo la visita effettuata all’inizio di marzo da Diouf in Cile e in Brasile, dove il Direttore ha avuto colloqui personali con i presidenti Bachelet e Lula, per poi prender parte al XX Incontro Inter-sessioni della Conferenza dei Capi di Governo della Comunità Caraibica (Caricom), tenutosi in Belize. Prima del tour sudamericano la proposta della Fao aveva già ricevuto il sostegno dei Capi di Stato e di Governo della Lega degli Stati Arabi al Vertice Arabo sullo Sviluppo Economico e Sociale, tenutosi in Kuwait lo scorso gennaio, e quello dell'Unione Africana alla 12.ma riunione dell’assemblea dell’organizzazione, tenutasi ad Addis Abeba ad inizio febbraio. Una nota diffusa dalla Fao spiega che il vertice dovrebbe ottenere risultati tangibili, “assicurando un consenso diffuso sullo sradicamento rapido e totale del problema della fame e promuovendo un nuovo equilibrio alimentare mondiale”. "Il Vertice dovrebbe portare ad una maggiore coerenza nella gestione globale della sicurezza alimentare mondiale. Servirà a definire come migliorare le politiche e gli aspetti strutturali del sistema agricolo mondiale dando priorità a soluzioni politiche, finanziarie e tecniche durature", afferma il direttore generale Diouf nel comunicato. Alla luce delle nuove emergenze legate alla crisi economica internazionale il direttore generale della FAO fa quindi ripetutamente appello alla comunità internazionale per tradurre in fatti le promesse di combattere la fame, istituendo un nuovo ordine agricolo mondiale e mobilizzando 30 miliardi di dollari l'anno da investire in infrastrutture rurali per incrementare la produzione e la produttività agricola nei paesi in via di sviluppo. "E' solo in questo modo che riusciremo a sradicare la fame e a nutrire una popolazione mondiale che raggiungerà i 9 miliardi di persone nel 2050", sottolinea inoltre Diouf. Il numero uno della Fao si sofferma infine sulla necessità di garantire un commercio non solo libero ma anche equo, per offrire agli agricoltori i “mezzi per guadagnarsi una vita decente”. (M.G.)







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