2009-03-22 12:54:02

L'Osservatore Romano e le parole del Papa sull'Aids: il coraggio della verità


L’Osservatore Romano aveva già riferito qualche giorno fa dello stravolgimento delle parole del Papa. Nell’edizione odierna – in un articolo in prima pagina a firma di Lucetta Scaraffia - ritorna sulla vicenda sottolineando come “uno dei più prestigiosi quotidiani europei, il britannico ‘Daily Telegraph’, ha avuto il coraggio di scrivere che, sul tema dei preservativi, il Papa ha ragione. Benedetto XVI - nella brevità di una risposta alla domanda di un giornalista - aveva detto che “non si può superare questo problema dell’Aids solo con i soldi” - che pure sono necessari - e “con la distribuzione di preservativi”: occorre “una umanizzazione della sessualità, cioè un rinnovamento spirituale e umano che porti con sé un nuovo modo di comportarsi l’uno con l’altro”. “Nel mondo occidentale – si legge sull’Osservatore - le campagne di prevenzione sono state basate esclusivamente sull'uso del preservativo, dando per scontato l'obbligo di non esercitare alcuna interferenza sui comportamenti delle persone”. Il cosiddetto "progresso" della rivoluzione sessuale “non si doveva mettere in discussione; neppure in Africa, dove era evidente - e dove tuttora è evidente, se solo si leggessero con onestà i dati dell'Organizzazione mondiale della sanità sulla diffusione dell'Aids - che la distribuzione di preservativi non serve da sola ad arginare l'epidemia”. Persino la rivista "Science" – continua l’Osservatore – ha riconosciuto nel 2004 che la parte più riuscita del programma anti-Aids in Uganda “è stata il cambiamento di comportamento sessuale”. Tanto da scrivere: "La riduzione del numero dei partner sessuali e l'astinenza fra i giovani non sposati anziché l'uso del condom sono stati i fattori rilevanti nella riduzione dell'incidenza all'Hiv". “Molti Paesi occidentali - nota Lucetta Scaraffia - non vogliono riconoscere la verità delle parole dette da Benedetto XVI sia per motivi economici - i preservativi costano” e le industrie farmaceutiche sono ben contente - “mentre l'astinenza e la fedeltà sono ovviamente gratuite - sia perché temono che dare ragione alla Chiesa su un punto centrale del comportamento sessuale possa significare un passo indietro in quella fruizione del sesso puramente edonistica e ricreativa che è considerata un'importante acquisizione della nostra epoca. Il preservativo viene esaltato al di là delle sue effettive capacità di arrestare l'Aids perché permette alla modernità di continuare a credere in se stessa e nei suoi principi, e perché sembra ristabilire il controllo della situazione senza cambiare niente. È proprio perché toccano questo punto nevralgico, questa menzogna ideologica, che le parole del Papa sono state tanto criticate. Ma Benedetto XVI, che lo sapeva benissimo – conclude l’articolo dell’Osservatore - è rimasto fedele alla sua missione, quella di dire la verità”. (A cura di Sergio Centofanti) RealAudioMP3







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