2009-03-21 14:50:10

Thailandia: Conferenza ecumenica mondiale sulla giustizia per i fuori casta


“Intoccabili”, “fuori casta”, “contaminati”. Sono queste le etichette discriminatorie con cui vengono tacciati in alcune zone dell’Asia le persone ritenute senza discendenza e dunque non appartenenti ad alcuna casta. In un sistema sociale che definisce gli individui in base a tale appartenenza, si tratta di una condizione che nega i più elementari diritti alla dignità e all’uguaglianza. Si stima che oggi, in Asia meridionale, circa 250 milioni di Dalit (“fuori casta”), soffrano questa stigmatizzazione, un numero che cresce notevolmente se si allarga lo sguardo al resto del mondo. Sono coloro, si legge in un comunicato della Federazione Luterana internazionale (LWF), che combattono quotidianamente per ottenere giustizia. La “Conferenza Ecumenica Mondiale sulla giustizia per i Dalit”, che si è aperta oggi a Bangkok, in Thailandia, e proseguirà sino a martedì prossimo, intende promuovere la solidarietà ecumenica internazionale a questa causa. Circa 100 rappresentanti delle Chiese di tutto il mondo e delle associazioni ad esse connesse, condivideranno esperienze e prospettive nell’ottica di potenziare la strategia di sostegno alla lotta dei Dalit e di comunità simili. L’evento intende, inoltre, sensibilizzare l’opinione pubblica mondiale sulla piaga della discriminazione “di casta”, piaga che non fu menzionata durante la Conferenza mondiale contro il razzismo del 2001. La speranza è che le cose vadano diversamente durante la seconda edizione di quella Conferenza, in programma a Durban tra poche settimane. (S.G.)







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