"L'unita dei cristiani è possibile": così il capo della Chiesa Greco-cattolica ucraina
L'unità dei cristiani è "un dovere" e una "volontà di Dio" e pertanto "è possibile".
Ad affermarlo, in un'intervista alla rivista "Korrespondent", il cardinale Lubomyr
Husar, capo della Chiesa Greco-cattolica ucraina. Interpellato sulla possibilità di
un’unione della Chiesa ortodossa ucraina - Patriarcato di Kyiv, della Chiesa Ortodossa
autocefala ucraina e della Chiesa Greco-cattolica ucraina, il porporato ha risposto:
"L'unione dei Cristiani è un nostro dovere. È assolutamente possibile, perché questo
è un comandamento di Dio. Cristo ha detto che noi dobbiamo essere una cosa sola. Così
come la Santa Trinità: il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo sono una cosa sola.
Se questa è la volontà di Dio: è possibile. Ma il problema non è Dio o l'unione: il
problema è in noi, nelle persone". Riguardo poi alla contestata decisione di trasferire
la Cattedra della Chiesa greco-cattolica da Lviv a Kiev, il cardinale Husar ha voluto
precisare che in realtà non si tratta di un "trasferimento". "Siamo tornati dove eravamo
una volta", ha spiegato, ricordando che "all'inizio del XIX secolo, il metropolita
Greco-cattolico aveva sede a Kiev". (S.G.)