2009-03-20 16:53:44

“Scienza e Vita” lancia il manifesto "Liberi per vivere"


Presentato questa mattina a Roma presso la sede nazionale dell’Associazione “Scienza e Vita”, il manifesto “Liberi per vivere”, una grande opera di coscientizzazione popolare sulla fine della vita per un discernimento comunitario all’interno delle parrocchie e dei gruppi ecclesiali italiani. Il documento, che è stato sottoscritto dal Forum delle famiglie, da “Scienza e Vita” e da “Retinopera”, pronuncia tre grandi ‘sì’: alla vita, alla medicina palliativa e ad accrescere ed umanizzare l’assistenza ai malati e agli anziani. E tre grandi ‘no’: all’eutanasia, all’accanimento terapeutico e all’abbandono di chi è più fragile. “Anche in situazioni drammatiche - si legge – chiedere la morte è sempre l’espressione di un bisogno estremo di amore. Solo uno sguardo parziale può interpretare il disagio dei malati e dei disabili come un rifiuto della vita”. In nessun popolo è esistita la pretesa che la tragica possibilità di rinunciare intenzionalmente a vivere fosse elevata a rango di diritto a morire. Teorizzare la morte come un diritto di libertà finisce inevitabilmente per ferire la libertà degli altri e ancor più il senso della comunità umana. Esistono malattie inguaribili, si afferma nel documento, ma non esistono malattie incurabili. La vera libertà per tutti, credenti e non credenti, è quella di scegliere a favore della vita, perchè solo così è possibile costruire il vero bene delle persone e della società. La civiltà, si legge ancora, si misura dalla cura che, senza differenze tra persone, viene riservata a quanti sono anziani, malati o non autosufficienti. Il Forum delle famiglie, Scienza e Vita e Reti in Opera chiedono che le persone più deboli siano efficacemente aiutate a vivere e non a morire, a vivere con dignità, non a morire per falsa pietà. Solo amando la vita di ciascuno, fino alla fine, c’è speranza in futuro per tutti. (Dalla sede di Scienza e Vita, a Roma, Paolo Ondarza)RealAudioMP3







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