Vertice Ue: raddoppiati gli aiuti ai Paesi fuori Eurolandia
L'Unione Europea parteciperà al G20 di Londra “con uno spirito di unità e di fiducia”.
Lo hanno detto il presidente di turno Topolanek e il presidente della Commissione
Ue Barroso, al termine del Vertice a Bruxelles, sottolineando la “risposta comune”
alla crisi concordata dai leader europei. È stato raggiunto un accordo per il raddoppio,
da 25 a 50 miliardi di euro, dei fondi destinati agli aiuti d'urgenza ai Paesi fuori
Eurolandia. Sono state promesse al Fondo Monetario Internazionale nuove risorse fino
a 75 miliardi di dollari. Inoltre, esprimendo “grave preoccupazione” per il rapido
aumento della disoccupazione, i leader europei scelgono di applicare interventi già
decisi e chiedono nuove regole per i mercati finanziari, piuttosto che nuove risorse
come chiedono gli Stati Uniti. C’è poi l’accordo sul partenariato orientale ambizioso
con Armenia, Azebargian, Bielorussia, Georgia, Moldavia e Ucraina per creare “le condizioni
necessarie per un’associazione politica e una maggiore integrazione economica tra
l’Ue e i partner orientali”. Proposti 600 milioni di euro fino al 2013, ma il partenariato
sarà ufficialmente lanciato il 7 maggio a Praga. Mentre è stata rimandata al vertice
di giugno la decisione sul meccanismo finanziario per aiutare i Paesi in via di sviluppo
a ridurre le emissioni di CO2 e ad adattarsi ai cambiamenti climatici.
Francia Sono
circa 300 le persone fermate dopo la serie di incidenti avvenuti nella manifestazione
di ieri a Parigi: 49 di loro sono state denunciate e andranno sotto processo, mentre
gli altri sono stati rilasciati dopo l’identificazione. Negli scontri, sono rimasti
feriti nove poliziotti, oltre ai danni provocati a pensiline e panchine. In tutto
oltre tre milioni di persone sono scese in piazza in diverse città francesi criticando
l’operato di Nicolas Sarkozy che non riuscirebbe a gestire la crisi lavorativa. I
sindacati dei lavoratori considerano “ingiusta e inefficace” la politica economica
del presidente. In Israele, ancora due settimane di tempo a Netanyahu per formare
il governo Il Capo dello Stato israeliano Peres ha concesso una proroga di
due settimane al premier designato Netanyahu, che da un mese sta cercando di formare
un nuovo governo. Netanyahu ha detto a Peres che avrebbe potuto presentare già domenica
un governo basato sul sostegno di partiti confessionali e di destra, ma preferisce
tentare ancora di includere nella nuova coalizione anche i laburisti di Barak nonchè
i centristi di Kadima. La riunione dei vertici laburisti avrà luogo martedì e secondo
la stampa il partito di Barak rischia una spaccatura. Netanyahu ha detto a Peres di
essersi rafforzato nella persuasione che sia necessario costituire un governo allargato
dopo aver incontrato nelle ultime settimane responsabili militari ed esponenti del
mondo economico. Afghanistan Trenta “combattenti armati” sono stati uccisi
nella provincia di Helmand, nel sud dell'Afghanistan. Lo ha annunciato l'esercito
americano spiegando che una pattuglia di forze di sicurezza afghane e internazionali
era stata attaccata e ha risposto con l'appoggio della forza aerea. È accaduto ieri
nel distretto di Gereshk, mentre un deputato afghano conosciuto per le sue prese di
posizione contro i talebani veniva ucciso in un attentato.
Pakistan Cambio
al vertice nella corte suprema pakistana. Abdul Hameed Dogar ha trascorso oggi il
suo ultimo giorno come giudice capo della corte suprema in Pakistan. Lascia la sua
poltrona al giudice Iftikhar Mohammad Chaudhry. Quest’ultimo prenderà possesso domenica
del suo ufficio che aveva lasciato proprio al giudice Dogar, entrato in carica il
3 novembre del 2007 su precisa indicazione dell’allora presidente Pervez Musharraf.
Il passaggio di consegne ufficiali avverrà nella giornata di domani. Kirghizistan Si
terranno il 23 luglio prossimo le elezioni presidenziali in Kirghizistan, protagonista
nel 2005 della "rivoluzione dei tulipani", una delle rivoluzioni che hanno rivoluzionato
il paesaggio politico dell'ex Urss. La decisione, riferisce l'agenzia Interfax, è
stata presa ieri sera dal parlamento con 79 voti favorevoli su 80 deputati presenti
(in totale sono 90). Il favorito è il presidente uscente, Kurmanbek Bakiev, che vinse
le elezioni nel luglio del 2005. L'opposizione ha accusato le autorità di reprimere
i rivali di Bakiev e sta organizzando per la prossima settimana una protesta nazionale
per chiedere le dimissioni del presidente. Madagascar Il consiglio per la
pace e la sicurezza dell'Unione Africana (Ua) ha deciso di sospendere il Magagascar
dall'Organizzazione gudicando “incostituzionale” il processo che ha portato alla nomina
a presidente di Anfry Rajolena. Lo rende noto un comunicato emesso dall'Ua. Intanto,
ieri sera anche la Sadc, l'organizzazione che riunisce i Paesi della regione, in una
riunione di vertice d'emergenza svoltasi a Maputo (Mozambico), aveva rifiutato il
riconoscimento del nuovo corso del Madagascar, chiedendo iniziative analoghe alla
comunità internazionale, ed all'Ua in particolare.
Somalia Secondo
quanto riferito dal Ministero greco della marina mercantile, una nave cargo di proprietà
greca è stata sequestrata nelle ultime ore dai pirati al largo delle coste della Somalia.
Il cargo "Titan", battente bandiera di Saint Vincent, con un equipaggio di 24 membri,
fra cui tre greci, era diretto dal Mar Rosso alla Corea quando è stato attaccato dai
pirati.
G8 associazioni coltivatori: in primo piano speculazioni nel settore
agroalimentare Le speculazioni nel settore agroalimentare nel mondo sono costate
quasi 200 miliardi di dollari in grano, con le quotazioni che sono crollate da 12,5
dollari dello scorso anno ad appena 5 dollari del 2009. Al contempo, i prezzi di pane
e pasta sono continuati ad aumentare. La Coldiretti, che oggi a Roma ha organizzato
il G8 delle associazioni dei coltivatori, chiede una più equa distribuzione delle
ricchezze. Il servizio di Alessandro Guarasci:
Crollo delle
quotazioni ed effetti climatici hanno ridotto le semine di cereali con un nuovo allarme
fame tra le popolazioni più povere per il 2009, ma il mercato soffre anche di altre
distorsioni, come dice il presidente della Coldiretti, Sergio Marini: "Bassissimi
i prezzi all’origine, altissimi i prezzi al consumo. Comunque sia, gli effetti sono
sempre gli stessi. Che significa? Per i consumatori avere un prezzo troppo alto, in
un momento di crisi, non è una buona cosa. Nei Paesi poveri significa peraltro fame
e morte per fame e, per quanto riguarda i produttori, i prezzi invece troppo bassi
significano una destrutturazione dei sistemi agricoli". Secondo la Fao
il prezzo di mais, grano e riso è diminuito del 40 per cento, ma nei Paesi in via
di sviluppo i prezzi sono più alti di un anno fa. Per le organizzazioni agricole degli
otto Paesi più industrializzati bisogna quindi mettere a punto politiche a breve e
medio termine, per intervenire su questi squilibri. Ma anche in Occidente i coltivatori
sono in difficoltà. Una prima questione è l’accesso al credito, come dice Giuseppe
Politi, presidente della Cia (Confederazione Italiana Agricoltori): "Molte
banche, anzi quasi tutte, chiedono il rientro agli agricoltori. Quindi, c’è tra quello
che si dice e quello che realmente viene fatto uno scarto spaventoso". Dal
ministro delle Politiche Agricole, Luca Zaia, è arrivata una rassicurazione ai coltivatori:
“Le vostre richieste saranno portate al G8 dell’agricoltura di fine aprile”. Russia Si
sono concluse le operazioni per dislocare la settima e la quarta base militare russa
nelle regioni georgiane separatiste dell’Abkhazia e dell’Ossezia del sud e il relativo
personale già impegnato nell’addestramento. Il tutto è stato annunciato, come riferito
dall’agenzia Interfax, dal comandante delle forze di terra russe, il generale Vladimir
Boldirev. Il ministro della Difesa abkhazo, Mirab Kishmariya, ha reso noto che sono
previste esercitazioni congiunte tra le forze russe, dopo la firma di un accordo a
fine marzo. (Panoramica internazionale a cura di Fausta Speranza e Antonio D'Agata) Bollettino
del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIII no. 79 E'
possibile ricevere gratuitamente, via posta elettronica, l'edizione quotidiana del
Bollettino del Radiogiornale. La richiesta può essere effettuata sulla home page del
sito www.radiovaticana.org/italiano.