2009-03-20 16:52:35

Nicaragua: appelli alla Chiesa perché partecipi al dialogo nazionale


La Conferenza episcopale del Nicaragua non ha preso nessuna decisione in merito ad un suo possibile coinvolgimento, nella persona dell'arcivescovo di Managua, mons. Leopoldo Brenes, in un processo di "dialogo nazionale" che possa dare un vero contributo al superamento della crisi economica, politica e sociale, come ha chiesto a gran voce il settore imprenditoriale. Diversi vescovi nicaraguensi hanno accolto l'appello con preoccupazione, e secondo la stampa locale, dopo un primo scambio di opinioni, proprio mons. Brenes avrebbe posto la questione in un incontro, la scorsa settimana, nella città di Bluefields. Mons. Bernardo Hombach, vescovo di Granada, analizzando la questione ha precisato che "si deve parlare di un dialogo aperto nel quale le due parti abbiano veramente la volontà di parlare e soprattutto di raggiungere accordi". "Se l'ottica del dialogo è all'insegna dell'apertura, ha aggiunto il presule, ritengo che sia una cosa buona”. Certo “non può essere un monologo, poiché un dialogo sincero non deve escludere l'altro", ha osservato. I primi di marzo, mons. Brenes parlando con i giornalisti de "La Prensa" aveva già osservato che "come sempre la Chiesa è disponibile a dare, nel rispetto della sua missione, ogni tipo di contributo che serva ad unire il Paese, a coinvolgere tutti i settori sociali nelle responsabilità nazionali del momento". Tra l'altro la stessa posizione era già stata espressa dai presuli nicaraguensi in occasione delle contestazioni di molti settori politici e sociali nei confronti dei risultati delle recenti elezioni amministrative, ritenute da più parti, sia all'interno del Paese che all'estero, non regolari e trasparenti. D’altra parte anche le chiese evangeliche si sono dichiarate ugualmente disponibili. Come ha garantito il pastore Mauricio Fonseca Pereira, dell’Alleanza evangelica nicaraguense. Nel frattempo è in corso nel Paese un ampio dibattito per cercare di definire meglio gli scopi di un dialogo nazionale, i metodi e le garanzie. In un tale contesto sono anche numerose e favorevoli le opinioni che vedono con simpatia un eventuale coinvolgimento della Chiesa cattolica locale e di esponenti di altre confessioni religiose. Resta per ora da conoscere la posizione delle autorità politiche che non si sono ancora pronunciate su questa proposta degli imprenditori, e la cui opinione ovviamente è fondamentale. Alcuni analisti ritengono però che sino ad oggi le proposte di dialogo venute dal governo, sembrano poco convincenti poiché l’agenda la fissa il Presidente. L’analista Carlos Tünnermann, e altri accademici, hanno infine rilevato che “un vero dialogo potrebbe rivelarsi risolutivo in molti problemi purché non sia un insieme di monologhi”. (A cura di Luis Badilla)







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