2009-03-20 16:51:02

La Caritas in prima linea nell’assistenza ai profughi di Congo e Sudan


In occasione del viaggio in Africa del Santo Padre la Caritas rilancia l’impegno in “difesa dei diritti dei poveri” su tutto il continente. La Caritas attinge proprio alle parole pronunciate dal Papa in questi giorni come “stimolo” per gli sforzi sostenuti in tutti i Paesi africani, come confermato nella nota - ripresa dal Sir – diffusa a margine del Forum di Caritas Africa a Nairobi. Tra i tanti “luoghi di sofferenza” in Africa, la Caritas italiana richiama oggi l'attenzione sulla “grave situazione” che si è venuta a creare al confine tra Sudan e Repubblica Democratica del Congo, dove agisce il movimento ribelle ugandese "Lord Resistance Army". In questi giorni una delegazione di sei vescovi in rappresentanza della Conferenza episcopale congolese ha visitato le popolazioni vittime delle azioni dei ribelli. Secondo quanto riferisce l’agenzia Zenit, al momento la Caritas sta assistendo le migliaia di sfollati provocati da un attacco dei ribelli di domenica scorsa nella località di Banda, a circa 500 chilometri dalla città di Bondo (territorio di Ango, nella Provincia orientale della Repubblica Democratica del Congo). In una nota diffusa da Caritas Congo, si segnala che nell'incursione hanno perso la vita vari civili, tra cui un catechista di una comunità protestante locale. Oltre a questo, circa 200 persone sono state reclutate a forza dai ribelli dell'LRA per trasportare il bottino dell'incursione. I ribelli ugandesi hanno infatti saccheggiato tende e magazzini, così come il centro di salute di una comunità locale della Chiesa protestante. In preda al panico, migliaia di cittadini sono fuggiti dalla zona per cercare rifugio temporaneo nei dintorni di Dakwa e Amadi. Il parroco del tempio cattolico di Dakwa calcola che siano giunte in città almeno 2.000 persone. La Caritas parrocchiale di Dakwa ha quindi avviato, con il sostegno di Caritas Congo, un programma urgente di aiuto umanitario per soccorrere gli sfollati, oltre ad aver aperto le proprie strutture per offrire temporaneamente alloggio a queste persone. In tutto il territorio congolese, secondo le stime Caritas, gli sfollati sarebbero almeno 140 mila. La situazione non è migliore in Sudan, dove sono almeno 50.000 le persone costrette ad abbandonare le proprie case. Le Caritas diocesane di Dungu–Doruma, Bondo e Isiro–Niangara nella RD del Congo e di Tombura-Yambio in Sudan sono al momento impegnate in interventi di assistenza alla popolazione sfollata. “Si prevede che la crisi possa assumere proporzioni più gravi in un prossimo futuro, con la stagione delle piogge – avverte infine la Caritas - a causa dell'impossibilità della popolazione a coltivare le proprie terre”. (M.G.)








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