Negli Stati Uniti è stata ratificata in legge la decisione del Parlamento del New
Mexico di abolire la pena di morte, sostituendola con il carcere a vita senza possibilità
di rilascio della parola. La settimana scorsa il disegno di legge era stato approvato
dal Senato, con 24 voti favorevoli e 18 contrari (già approvato dalla Camera dei deputati
il mese prima), ma l’ultima parola per rendere effettivo il disegno normativo restava
al governatore democratico Bill Richardson. Pur avendo espresso in passato dubbi sulla
legge, Richardson ha detto di essere stato convinto dalla constatazione dei numerosi
casi di errore giudiziario. Negli ultimi dieci anni, negli Stati Uniti 130 condannati
sono stati scagionati, e tra questi quattro nel New Mexico. La normativa entrerà in
vigore dal primo luglio e non è retroattiva. Il New Mexico è il secondo Stato americano
ad abolire la pena di morte dopo il New Jersey da quando la Corte Suprema americana
nel 1976 ha reintrodotto la pena capitale; attualmente, su 50 Stati 35 conservano
la pena di morte. In Montana una proposta di abolizione è stata approvata dal Senato
e attende il vaglio della Camera, mentre in Kansas un analogo disegno di legge non
è passato al Senato. Secondo diversi osservatori, in diversi casi le proposte per
l’abolizione della pena di morte sono motivate anche dall’attuale crisi economica.
(A.L.)