Lotta all'Aids: la posizione della Chiesa. Il dibattito all'Unione europea
Si susseguono le reazioni alle parole del Papa sull’Aids, una tragedia - aveva detto
il Pontefice sul volo tra Roma e Yaoundé - che non si può “superare con la distribuzione
di preservativi": serve - aveva aggiunto - un comportamento umano morale e una grande
attenzione verso i malati. L’Unione europea è intervenuta nel dibattito, ribadendo
che Bruxelles - nella lotta al virus HIV - “sostiene la diffusione e l’uso corretto”
dei profilattici. Sulla stessa posizione, Francia, Germania, Belgio e Spagna.
In
una nota, il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Lombardi, precisa che il
Santo Padre ha ribadito le posizioni della Chiesa cattolica e le linee essenziali
del suo impegno nel combattere il terribile flagello dell’Aids. Primo, con l’educazione
alla responsabilità delle persone nell’uso della sessualità e con il riaffermare il
ruolo essenziale del matrimonio e della famiglia. Secondo: con la ricerca e l’applicazione
delle cure efficaci dell’Aids, mettendole a disposizione del più ampio numero di malati.
Terzo: con l’assistenza umana e spirituale dei malati di Aids come di tutti i sofferenti.
Queste, prosegue la Nota, sono le direzioni in cui la Chiesa concentra il proprio
impegno, non ritenendo che puntare essenzialmente sulla più ampia diffusione di preservativi
sia in realtà la via migliore, più lungimirante ed efficace per contrastare il flagello
dell’Aids e tutelare la vita umana.
Sull’argomento è intervenuto anche l’Osservatore
Romano: in un editoriale in prima pagina, a firma del direttore Gian Maria Vian, si
sottolinea come il viaggio del Pontefice in Africa sia stato ridotto dai media a un
solo aspetto, cioè quello dei metodi per contrastare la diffusione dell'Aids.
Di
seguito, le Parole del Santo Padre pronunciate sull'aereo: - Domanda del giornalista
della televisione francese France 2: Santità, tra i molti mali che travagliano
l’Africa, vi è anche e in particolare quello della diffusione dell’Aids. La posizione
della Chiesa cattolica sul modo di lottare contro di esso viene spesso considerata
non realistica e non efficace. Lei affronterà questo tema, durante il viaggio? Très
Saint Père, Vous serait-il possible de répondre en français à cette question?
-
Risposta del Santo Padre: Lei parla bene italiano … Dunque, io direi il contrario.
Penso che la realtà più efficiente, più presente, più forte della lotta contro l’Aids
sia proprio la Chiesa cattolica, con i suoi movimenti, con le sue diverse realtà.
Penso alla Comunità di Sant’Egidio che fa tanto – visibilmente e anche invisibilmente
– per la lotta contro l’Aids, ai Camilliani, tante altre cose, a tutte le suore che
sono a disposizione dei malati … Direi che non si può superare questo problema dell’Aids
solo con soldi. Sono necessari, ma se non c’è l’anima che li sappia applicare, non
aiutano, non si può superare con la distribuzione di preservativi: al contrario, aumentano
il problema. La soluzione può essere solo una duplice: la prima, una umanizzazione
della sessualità, cioè un rinnovo spirituale e umano che porti con sé un nuovo modo
di comportarsi l’uno con l’altro, e secondo, una vera amicizia anche e soprattutto
per le persone sofferenti, una disponibilità, anche con sacrifici, con rinunce personali,
per essere con i sofferenti. E questi sono i fattori che aiutano e che portano con
sé anche veri e visibili progressi. Perciò, direi questa nostra duplice forza di rinnovare
l’uomo interiormente, di dargli forza spirituale e umana per un comportamento giusto
nei confronti del proprio corpo e dell’altro, e questa capacità di soffrire con i
sofferenti, di rimanere presente nelle situazioni di prova. Mi sembra la giusta risposta,
e la Chiesa fa questo e così offre un contributo grandissimo ed importante. Ringraziamo
tutti coloro che lo fanno.