In Spagna aumentano le adesioni al manifesto di Madrid contro l’aborto
Continua ad aumentare in Spagna il numero dei firmatari del “Manifesto di Madrid”
contro la riforma legislativa sull’aborto. Il documento, presentato il 17 marzo, “difende
la vita umana nella sua tappa iniziale, embrionale e fetale e respinge la sua strumentalizzazione
al servizio di lucrosi interessi economici o ideologici”. Si vuole, secondo Nicolás
Jouve de la Barreda, docente universitario di Genetica, “uscire dall'ignoranza della
società rispetto al principio della vita umana”. Per Mónica López Barahona, direttrice
accademica del centro di studi “Biosanitarios” e consulente nell'area di Bioetica
delle Nazioni Unite, dato che lo zigote è vita umana, “è soggetto degli stessi diritti
di qualunque altro individuo della specie umana”. “Per questo motivo - ha continuato
- entrare in una disquisizione di termini non è accettabile, perché uno non appartiene
più o meno alla specie umana secondo il numero di cellule che abbia o i chili del
suo peso”. Di fronte alla proposta parlamentare del gruppo socialista di liberalizzazione
dell’aborto - ricorda il Sir - gli scienziati propongono “una regolazione per fermare
gli abusi e la frode della legge dei centri dove si praticano gli aborti”, e segnalano
che “è necessario rispettare la libertà di obiezione di coscienza in questa materia”.
(A.L.)