Ieri a Bruxelles la cerimonia di inaugurazione della nuova sede della Comece
“Possa questo edificio” diventare “una casa per la Chiesa in Europa” e contribuire
“all’anima e all’unità” del Continente. È l’auspicio espresso ieri sera da mons. Adrianus
van Luyn, vescovo di Rotterdam e presidente della Commissione degli episcopati della
Comunità europea (Comece), durante la cerimonia di inaugurazione della nuova sede
dell’organismo a Square de Meeûs 19, nel cuore del “quartiere europeo” di Bruxelles.
La cerimonia – rende noto il Sir - ha fatto seguito alla Messa celebrata nella cappella
della nuova sede dal cardinale Godfried Danneels, arcivescovo di Malines-Bruxelles
e presidente della Conferenza episcopale belga. E’ stato anche dato avvio all’assemblea
plenaria di primavera della Comece, incentrata principalmente sui conflitti in Medio
Oriente e nel Sud dell'Asia, sul ruolo dell’Ue al riguardo, e sulle elezioni europee
di giugno. Mons. van Luyn ha espresso gratitudine, tra gli altri, al suo predecessore
mons. Joseph Homeyer e a mons. Noël Treanor, già segretario generale Comece. La Chiesa
in Europa – ha poi affermato mons. van Luyn – non dovrebbe essere compiaciuta e soddisfatta
di sé”, “ma in movimento”; questo dovrebbe tradursi nel suo contributo “all’europeanizzazione
dell’Europa”. “Oggi le tendenze culturali della nostra epoca e il potere politico
ed economico non cedono più agli imperativi della Chiesa”; altre forze “l’hanno sostituita”
ed essa “gioca un ruolo diverso in Europa, perché interroga, in modo critico e costruttivo,
i nuovi sviluppi estetici, etici, tecnologici e politici”. Per mons. van Luyn “la
Chiesa in Europa vuole impegnarsi per il bene” e la Comece “avverte questo compito
come parte del proprio dovere”. Tuttavia, ha avvertito, la Chiesa in Europa “rimane
parte della Chiesa cattolica di tutto il mondo”: per questo “non può limitare al continente
il proprio raggio d’azione” ma deve continuare a “contribuire all’umanizzazione del
mondo intero” superando i propri confini. Solo così “l’Europa troverà la sua anima
e la sua unità”. Alla cerimonia sono intervenuti anche Vladimir Špidla, commissario
europeo all’occupazione, affari sociali e pari opportunità, e Ingo Frierdich, questore
e membro dell’ufficio del Parlamento europeo. (A.L.)