Conclusi senza un accordo i colloqui al Cairo tra varie fazioni palestinesi
Le varie fazioni rivali palestinesi hanno concluso il dialogo di riconciliazione al
Cairo senza essere pervenuti a un accordo sulla formazione di un governo di unità
nazionale palestinese, sul suo programma, sulla legge elettorale e sulla direzione
unificata del popolo palestinese. Lo ha dichiarato il segretario generale del Fronte
di liberazione della Palestina, Wassel Abu Yussef. Intanto, l’esercito israeliano
ha arrestato la notte scorsa una decina di membri dei quadri direttivi di Hamas in
Cisgiordania. Tra gli arrestati ci sono quattro membri del Consiglio legislativo dell'Autorità
palestinese. Lo ha annunciato un portavoce militare, secondo il quale gli arresti
sono stati attuati nell'area di Ramallah, di Nablus e di Jenin. Gli arrestati, afferma
il portavoce, erano “impegnati in uno sforzo continuo per ricostruire la struttura
amministrativa dell'organizzazione terroristica nelle loro aree, cercando al tempo
stesso di accrescere il potere e l'influenza di Hamas in Cisgiordania”. Un portavoce
militare israeliano, invece, ha negato che l'aviazione abbia compiuto all'alba di
oggi un raid aereo sulla Striscia di Gaza nel quale sarebbero stati uccisi due miliziani
palestinesi delle Brigate dei Martiri di Al-Aqsa, braccio armato del Fatah.
Afghanistan Un
deputato afghano ed altri quattro uomini sono stati uccisi dall'esplosione di una
bomba nella provincia di Helmand, nel sud dell'Afghanistan, dove la ribellione dei
talebani è più attiva. Nel distretto di Bati Kot, invece, circa 100 persone hanno
protestato dopo un'operazione dell'esercito afghano e di truppe Usa contro al Qaeda,
che avrebbe causato vittime civili. Secondo i militari Usa, nella notte è stata attaccata
una cellula di al-Qaeda nella provincia di Nangarhar, 140 chilometri a sud di Kabul,
e “due militanti armati sono stati uccisi e quattro sospetti sono stati catturati”.
Ma il governatore del Distretto, Khaibar Momand, ha condannato il raid, affermando
che le vittime erano dei civili, e che l'attacco non è stato coordinato con le truppe
di Kabul.
Darfur La questione Darfur "è una priorità" per la nuova
amministrazione USA. Lo ha detto il presidente, Barack Obama, ufficializzando il nome
dell'ex generale Scott Gration come nuovo inviato speciale per il Sudan. “Il Sudan
- ha dichiarato Obama - è una priorità per questa amministrazione, soprattutto in
un momento in cui il bisogno di pace e di giustizia è così evidente”. Nel sottolineare
“il deterioramento della situazione umanitaria”, Obama ha definito “disastrosa” la
decisione del governo sudanese di espellere le organizzazioni non governative. Per
Obama, il governo sudanese ha preso una decisione che “lascia un vuoto in cui si assommano
penuria e disillusione, e per la quale dovrà render conto delle vite che si perderanno”.
Nei giorni scorsi, il presidente del Sudan, el Bashir, ha espulso dal Paese 13 organizzazioni
umanitarie internazionali ed ha annunciato che, entro un anno, tutte le ong internazionali
dovranno essere sostituite da agenzie locali.
Kenya Aumentano gli
interventi umanitari del Programma alimentare mondiale (Pam) nell’area orientale e
nord orientale del Kenya. La siccità, l’impossibilità di seminare e la generale mancanza
di cibo sono le principali cause del malessere che sta avvolgendo lo Stato africano.
Per questi motivi, il Pam ha lanciato un grande progetto di soccorso che si propone
di raddoppiare, entro febbraio 2010, il numero di persone cui fornire alimentazione
indispensabile. Si passerà dagli attuali 1,5 milioni a 2,5 milioni di persone. L’intervento,
che partirà dal prossimo primo aprile, sarà concentrato soprattutto nelle aree rurali
ed in quelle dedicate alla pastorizia, ma la situazione è drammatica anche negli slum
delle città, soprattutto nella capitale Nairobi.
Zimbabwe Il presidente
dello Zimbabwe, Robert Mugabe, ha ribadito oggi la sua richiesta per la fine delle
sanzioni, appellandosi alla comunità internazionale perchè sostenga il piano di rilancio
dell'economia del Paese. “Amici dello Zimbabwe, per favore aiutateci”, ha detto Mugabe
illustrando il piano, che prevede una crescita dell'inflazione al 10% dalla fine del
2009, soprattutto a causa dell'uso di molteplici valute estere invece di quella nazionale.
Il documento, intitolato "Short-term Emergency Recovery Progamme", rivela che lo Zimbabwe
ha avviato colloqui con gli Stati Uniti e l'Unione Europea per rimuovere le sanzioni.
I donatori occidentali e gli investitori stranieri, cruciali per ricostruire il Paese,
ma chiedono riforme politiche ed economiche, ed anche l'abbandono dei piani di nazionalizzazione.
Commissione
Europea-Eni La Commissione Ue ha inviato una comunicazione all’Eni nella quale
si ritiene che il gruppo energetico italiano “abbia violato le regole comunitarie
della concorrenza in materia di abusi di posizione dominante nella gestione di alcuni
gasdotti di importazione di gas naturale”. "La condotta contestata - si legge in una
nota della Commissione europea - riguarda un presunto rifiuto a fornire accesso alla
capacità disponibile sulla rete di trasporto, la presunta allocazione a terzi di capacità
secondo modalità economicamente meno attraenti e la presunta limitazione strategica
dell'investimento in nuova capacità". Per Bruxelles, “queste pratiche sono state messe
in atto nonostante l'esistenza di significative richieste di capacità da parte di
terzi”, una condotta - secondo l'esecutivo europeo - “che ha limitato la concorrenza
sul mercato e ha danneggiato i clienti in Italia”. La comunicazione che Bruxelles
ha inviato all'Eni riguarda in particolare “la gestione e il potenziamento dei gasdotti
per l'importazione di gas naturale in Italia dai punti di consegna in Austria (gasdotto
Tag) ed in Germania (sistema di gasdotti Tenp-Transitgas)”.
Turchia Il
presidente americano, Barack Obama, compirà una visita ufficiale in Turchia il 6 ed
il 7 aprile prossimi, giorni durante i quali parteciperà al Foro annuale dell'Alleanza
delle civiltà a Istanbul. Lo ha dichiarato ieri sera alla Tv privata Tgrt il premier
turco, Tayyip Erdogan, confermando quanto preannunciato lo scorso 10 marzo da fonti
diplomatiche spagnole.
India Secondo quanto riferisce la televisione
indiana, un leader induista è stato ucciso dai ribelli maoisti nel distretto di Kandhamal,
nello Stato orientale indiano dell’Orissa. Secondo le informazioni di polizia, ieri,
circa 20 maoisti hanno ucciso Prabhat Panigrai, capo del partito induista Rashtriya
Swayamsevak Sangh (RSS), nel suo villaggio di Rudiguma. Panigrahi era stato rilasciato
su cauzione all'inizio del mese dopo essere stato arrestato per il suo coinvolgimento
negli attacchi contro i cristiani iniziati a settembre scorso, con gravi episodi durante
i quali hanno perso la vita almeno 38 persone e oltre 25 mila cristiani hanno dovuto
lasciare le loro case.
Cina-Corea del Nord Importante incontro oggi
a Pechino, in occasione del 60.mo anniversario delle relazioni tra Cina e Corea del
Nord, tra il presidente cinese, Hu Jintao, e il primo ministro nordcoreano, Kim Yong-il,
inviato ai colloqui dal leader di Pyongyang, Kim Jong Il. Una visita che probabilmente
sarà ricambiata in tempi brevi e che si inserisce in un momento di tensione tra la
Corea del Nord e la comunità internazionale. Quest’ultima, infatti, si è detta preoccupata
non solo per lo stallo nei colloqui a sei sul nucleare, ma soprattutto per il lancio
di un satellite sperimentale, fissato per l’inizio di aprile, che potrebbe nascondere
un test missilistico. In questo clima, che valore ha l’incontro di oggi? Benedetta
Capelli lo ha chiesto a Francesco Sisci, corrispondente da Pechino per
il quotidiano La Stampa:
R. - Serve
proprio a scongiurare questi piani missilistici e soprattutto a mettere un punto fermo
sulla fine del piano di armamenti nucleari della Nord Corea. In qualche modo, è una
specie di "pillola", molto indorata, che deve riportare in linea la Nord Corea, secondo
gli accordi stabiliti anche con gli americani e i giapponesi.
D.
- La visita nordcoreana si inserisce nelle celebrazioni per il 60.mo anniversario
delle relazioni diplomatiche con la Cina. Come sono al momento i rapporti tra i due
Paesi?
R. - Non ottimi. Proprio questo, in realtà,
è il punto centrale. La Cina sta insistendo da anni sul perché la Corea adotti delle
riforme economiche del tipo cinese. La Nord Corea teme di adottarle, invece, perché
possono comportare la fine del potere da parte della famiglia regnante, guidata da
Kim Jong Il. L’economia nordcoreana è allo stremo: in realtà, tenuta a galla solo
dagli aiuti esterni e in principal modo cinesi. In questo senso, sono estremamente
importanti proprio queste manovre congiunte e coordinate tra Cina e America, per cercare
di esercitare un certo controllo, sempre più serrato, sulla Nord Corea, che pure è
un’ospite certamente non facile da gestire.
Vietnam L’influenza
aviaria colpisce ancora in Vietnam. La vittima è un bambino di 3 anni, originario
della provincia di Dong Thap: ricoverato con febbre molto alta e serie difficoltà
respiratorie, era risultato positivo al virus dell’H5n1. Si tratta della terza vittima
del virus nel Paese dall’inizio dell’anno e la 55.ma dal 2003, anno in cui fu individuata
la malattia. Dopo l’Indonesia, il Vietnam è il Paese con il più alto bilancio di vittime
di influenza aviaria. (Panoramica internazionale a cura di Fausta Speranza e Antonio
D'Agata)
Bollettino del Radiogiornale
della Radio Vaticana Anno LIII no. 78 E'
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