2009-03-19 15:19:15

Conclusi senza un accordo i colloqui al Cairo tra varie fazioni palestinesi


Le varie fazioni rivali palestinesi hanno concluso il dialogo di riconciliazione al Cairo senza essere pervenuti a un accordo sulla formazione di un governo di unità nazionale palestinese, sul suo programma, sulla legge elettorale e sulla direzione unificata del popolo palestinese. Lo ha dichiarato il segretario generale del Fronte di liberazione della Palestina, Wassel Abu Yussef. Intanto, l’esercito israeliano ha arrestato la notte scorsa una decina di membri dei quadri direttivi di Hamas in Cisgiordania. Tra gli arrestati ci sono quattro membri del Consiglio legislativo dell'Autorità palestinese. Lo ha annunciato un portavoce militare, secondo il quale gli arresti sono stati attuati nell'area di Ramallah, di Nablus e di Jenin. Gli arrestati, afferma il portavoce, erano “impegnati in uno sforzo continuo per ricostruire la struttura amministrativa dell'organizzazione terroristica nelle loro aree, cercando al tempo stesso di accrescere il potere e l'influenza di Hamas in Cisgiordania”. Un portavoce militare israeliano, invece, ha negato che l'aviazione abbia compiuto all'alba di oggi un raid aereo sulla Striscia di Gaza nel quale sarebbero stati uccisi due miliziani palestinesi delle Brigate dei Martiri di Al-Aqsa, braccio armato del Fatah.

Afghanistan
Un deputato afghano ed altri quattro uomini sono stati uccisi dall'esplosione di una bomba nella provincia di Helmand, nel sud dell'Afghanistan, dove la ribellione dei talebani è più attiva. Nel distretto di Bati Kot, invece, circa 100 persone hanno protestato dopo un'operazione dell'esercito afghano e di truppe Usa contro al Qaeda, che avrebbe causato vittime civili. Secondo i militari Usa, nella notte è stata attaccata una cellula di al-Qaeda nella provincia di Nangarhar, 140 chilometri a sud di Kabul, e “due militanti armati sono stati uccisi e quattro sospetti sono stati catturati”. Ma il governatore del Distretto, Khaibar Momand, ha condannato il raid, affermando che le vittime erano dei civili, e che l'attacco non è stato coordinato con le truppe di Kabul.

Darfur
La questione Darfur "è una priorità" per la nuova amministrazione USA. Lo ha detto il presidente, Barack Obama, ufficializzando il nome dell'ex generale Scott Gration come nuovo inviato speciale per il Sudan. “Il Sudan - ha dichiarato Obama - è una priorità per questa amministrazione, soprattutto in un momento in cui il bisogno di pace e di giustizia è così evidente”. Nel sottolineare “il deterioramento della situazione umanitaria”, Obama ha definito “disastrosa” la decisione del governo sudanese di espellere le organizzazioni non governative. Per Obama, il governo sudanese ha preso una decisione che “lascia un vuoto in cui si assommano penuria e disillusione, e per la quale dovrà render conto delle vite che si perderanno”. Nei giorni scorsi, il presidente del Sudan, el Bashir, ha espulso dal Paese 13 organizzazioni umanitarie internazionali ed ha annunciato che, entro un anno, tutte le ong internazionali dovranno essere sostituite da agenzie locali.

Kenya
Aumentano gli interventi umanitari del Programma alimentare mondiale (Pam) nell’area orientale e nord orientale del Kenya. La siccità, l’impossibilità di seminare e la generale mancanza di cibo sono le principali cause del malessere che sta avvolgendo lo Stato africano. Per questi motivi, il Pam ha lanciato un grande progetto di soccorso che si propone di raddoppiare, entro febbraio 2010, il numero di persone cui fornire alimentazione indispensabile. Si passerà dagli attuali 1,5 milioni a 2,5 milioni di persone. L’intervento, che partirà dal prossimo primo aprile, sarà concentrato soprattutto nelle aree rurali ed in quelle dedicate alla pastorizia, ma la situazione è drammatica anche negli slum delle città, soprattutto nella capitale Nairobi.

Zimbabwe
Il presidente dello Zimbabwe, Robert Mugabe, ha ribadito oggi la sua richiesta per la fine delle sanzioni, appellandosi alla comunità internazionale perchè sostenga il piano di rilancio dell'economia del Paese. “Amici dello Zimbabwe, per favore aiutateci”, ha detto Mugabe illustrando il piano, che prevede una crescita dell'inflazione al 10% dalla fine del 2009, soprattutto a causa dell'uso di molteplici valute estere invece di quella nazionale. Il documento, intitolato "Short-term Emergency Recovery Progamme", rivela che lo Zimbabwe ha avviato colloqui con gli Stati Uniti e l'Unione Europea per rimuovere le sanzioni. I donatori occidentali e gli investitori stranieri, cruciali per ricostruire il Paese, ma chiedono riforme politiche ed economiche, ed anche l'abbandono dei piani di nazionalizzazione.

Commissione Europea-Eni
La Commissione Ue ha inviato una comunicazione all’Eni nella quale si ritiene che il gruppo energetico italiano “abbia violato le regole comunitarie della concorrenza in materia di abusi di posizione dominante nella gestione di alcuni gasdotti di importazione di gas naturale”. "La condotta contestata - si legge in una nota della Commissione europea - riguarda un presunto rifiuto a fornire accesso alla capacità disponibile sulla rete di trasporto, la presunta allocazione a terzi di capacità secondo modalità economicamente meno attraenti e la presunta limitazione strategica dell'investimento in nuova capacità". Per Bruxelles, “queste pratiche sono state messe in atto nonostante l'esistenza di significative richieste di capacità da parte di terzi”, una condotta - secondo l'esecutivo europeo - “che ha limitato la concorrenza sul mercato e ha danneggiato i clienti in Italia”. La comunicazione che Bruxelles ha inviato all'Eni riguarda in particolare “la gestione e il potenziamento dei gasdotti per l'importazione di gas naturale in Italia dai punti di consegna in Austria (gasdotto Tag) ed in Germania (sistema di gasdotti Tenp-Transitgas)”.

Turchia
Il presidente americano, Barack Obama, compirà una visita ufficiale in Turchia il 6 ed il 7 aprile prossimi, giorni durante i quali parteciperà al Foro annuale dell'Alleanza delle civiltà a Istanbul. Lo ha dichiarato ieri sera alla Tv privata Tgrt il premier turco, Tayyip Erdogan, confermando quanto preannunciato lo scorso 10 marzo da fonti diplomatiche spagnole.

India
Secondo quanto riferisce la televisione indiana, un leader induista è stato ucciso dai ribelli maoisti nel distretto di Kandhamal, nello Stato orientale indiano dell’Orissa. Secondo le informazioni di polizia, ieri, circa 20 maoisti hanno ucciso Prabhat Panigrai, capo del partito induista Rashtriya Swayamsevak Sangh (RSS), nel suo villaggio di Rudiguma. Panigrahi era stato rilasciato su cauzione all'inizio del mese dopo essere stato arrestato per il suo coinvolgimento negli attacchi contro i cristiani iniziati a settembre scorso, con gravi episodi durante i quali hanno perso la vita almeno 38 persone e oltre 25 mila cristiani hanno dovuto lasciare le loro case.

Cina-Corea del Nord
Importante incontro oggi a Pechino, in occasione del 60.mo anniversario delle relazioni tra Cina e Corea del Nord, tra il presidente cinese, Hu Jintao, e il primo ministro nordcoreano, Kim Yong-il, inviato ai colloqui dal leader di Pyongyang, Kim Jong Il. Una visita che probabilmente sarà ricambiata in tempi brevi e che si inserisce in un momento di tensione tra la Corea del Nord e la comunità internazionale. Quest’ultima, infatti, si è detta preoccupata non solo per lo stallo nei colloqui a sei sul nucleare, ma soprattutto per il lancio di un satellite sperimentale, fissato per l’inizio di aprile, che potrebbe nascondere un test missilistico. In questo clima, che valore ha l’incontro di oggi? Benedetta Capelli lo ha chiesto a Francesco Sisci, corrispondente da Pechino per il quotidiano La Stampa:RealAudioMP3

R. - Serve proprio a scongiurare questi piani missilistici e soprattutto a mettere un punto fermo sulla fine del piano di armamenti nucleari della Nord Corea. In qualche modo, è una specie di "pillola", molto indorata, che deve riportare in linea la Nord Corea, secondo gli accordi stabiliti anche con gli americani e i giapponesi.

 
D. - La visita nordcoreana si inserisce nelle celebrazioni per il 60.mo anniversario delle relazioni diplomatiche con la Cina. Come sono al momento i rapporti tra i due Paesi?

 
R. - Non ottimi. Proprio questo, in realtà, è il punto centrale. La Cina sta insistendo da anni sul perché la Corea adotti delle riforme economiche del tipo cinese. La Nord Corea teme di adottarle, invece, perché possono comportare la fine del potere da parte della famiglia regnante, guidata da Kim Jong Il. L’economia nordcoreana è allo stremo: in realtà, tenuta a galla solo dagli aiuti esterni e in principal modo cinesi. In questo senso, sono estremamente importanti proprio queste manovre congiunte e coordinate tra Cina e America, per cercare di esercitare un certo controllo, sempre più serrato, sulla Nord Corea, che pure è un’ospite certamente non facile da gestire.

 
Vietnam
L’influenza aviaria colpisce ancora in Vietnam. La vittima è un bambino di 3 anni, originario della provincia di Dong Thap: ricoverato con febbre molto alta e serie difficoltà respiratorie, era risultato positivo al virus dell’H5n1. Si tratta della terza vittima del virus nel Paese dall’inizio dell’anno e la 55.ma dal 2003, anno in cui fu individuata la malattia. Dopo l’Indonesia, il Vietnam è il Paese con il più alto bilancio di vittime di influenza aviaria. (Panoramica internazionale a cura di Fausta Speranza e Antonio D'Agata)

 
 
Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIII no. 78

 
E' possibile ricevere gratuitamente, via posta elettronica, l'edizione quotidiana del Bollettino del Radiogiornale. La richiesta può essere effettuata sulla home page del sito www.radiovaticana.org/italiano.







All the contents on this site are copyrighted ©.