2009-03-19 16:11:47

Amnesty chiede al governo cubano di rilasciare 57 detenuti


In occasione del sesto anniversario della repressione ai danni di attivisti politici e per i diritti umani del 18 marzo 2003, Amnesty international chiede al governo cubano di rilasciare immediatamente 57 prigionieri di coscienza e rispettare il diritto alla libertà d’espressione e d’associazione. “Non c’era alcun motivo per imprigionarli e a maggior ragione non c’e' alcun motivo per tenerli ancora in carcere”. “L’unico ‘reato’ da loro commesso – ha dichiarato Gerardo Ducos, ricercatore di Amnesty su Cuba - è stato il pacifico esercizio del loro diritto alla libertà d’espressione”. L’organizzazione – riferisce il Sir - si dice “preoccupata” anche per la serie di intimidazioni che stanno subendo gli attivisti per i diritti umani, soprattutto quelli coinvolti per la manifestazione che si è tenuta ieri. Il 10 marzo Ivonne Mallesa, esponente delle “Donne in bianco”, un’organizzazione formata da parenti e amiche delle persone arrestate nella repressione del marzo 2003, è stata arrestata nella sua abitazione e rilasciata dopo quattro ore. E’ stata avvisata che sarà condannata a 20 anni di carcere se continuerà a prendere parte alle iniziative delle “Donne in bianco”. “Le autorità cubane hanno parlato molte volte dell’importanza dei diritti umani”, ha commentato Ducos. “Ora hanno l’opportunità - ha concluso - di passare dalle parole ai fatti, rilasciando coloro che sono stati imprigionati ingiustamente”. (A.L.)







All the contents on this site are copyrighted ©.