La gestione delle risorse idriche della terra al centro del "World Water Forum" di
Istanbul
Il rapporto tra la politica e la gestione delle risorse idriche del pianeta è stato
uno dei temi dominanti alla seconda giornata del "World Water Forum" di Istanbul.
Fra le decine di incontri e meeting che si sono tenuti oggi, di grande valore simbolico
il confronto tra il presidente turco, Abdulah Gül, e il suo omologo iracheno, Jalal
Talabani.Da Istanbul, riferisce Alberto De Filippis:
Le tensioni
fra i due Paesi sono palpabili: la Turchia continua ad ammassare truppe alla frontiera
con l’Iraq per evitare infiltrazioni di militanti nel suo territorio. I rapporti con
Baghdad, inoltre, non sono idilliaci per la scelta di Ankara di costruire enormi bacini
nelle regioni curde, ma soprattutto, l’accusa mossa da Baghdad è quella di voler assetare
l’Iraq bloccando il corso dei fiumi che finiscono nel Paese confinante, ma che nascono
in Turchia. Dunque, quello di Istanbul è stato un incontro doppiamente importante,
non solo perché Talabani è il presidente iracheno, ma anche perché curdo e ben note
sono le tensioni fra turchi e curdi.
Fra i meeting
di oggi, da rilevare anche l’incontro che ha visto di fronte esponenti della Nazioni
Unite, del governo dell’Uruguay e attivisti di alcune Ong che, accompagnati da un
manipolo di avvocati, chiedono il riconoscimento del diritto all’acqua: un diritto
che Unione Europea e Stati Uniti non riconoscono. Un diritto volutamente lasciato
ai condizionali di leggi che non sanciscono l’inalienabile diritto all’acqua potabile.
L’Uruguay e altri governi, soprattutto latinoamericani, intendono presentare una dichiarazione
finale in contrasto con quella ufficiale del forum. E intanto sta facendo molto rumore,
ad Istanbul, il Rapporto presentato da 24 agenzie dell’Onu che descrive una situazione
catastrofica. I contenuti si conoscevano praticamente da alcuni giorni, e l’intervento
di Koichiro Matsuura, direttore generale dell’Unesco, non ha fatto altro che ripetere
quello che tutti sapevano. Sin dal primo paragrafo che recita: “L’inazione non è più
una risposta il tempo stringe e bisogna smetterla di pensare a compartimenti stagni.
L’acqua non è più solo un problema ecologico. È un problema globale e in quel problema
il mondo ci può affondare".