Tra gli innumerevoli eventi in corso nel mondo in questi giorni nel primo anniversario
della conclusione del viaggio terreno di Chiara Lubich, di particolare rilievo il
discorso celebrativo che il Patriarca Ecumenico di Costantinopoli, Bartolomeo I,ha pronunciato ieri pomeriggio nella Chiesa della Panaghia al Belgrad Kapi ad
Istanbul. Presente una delegazione giunta da Roma in rappresentanza della presidente
dei Focolari, Maria Voce. Il servizio di Carla Cotignoli:
“Siamo oggi
qui segnati non dal lutto, ma dalla letizia”. E’ questa la nota che percorre il denso
discorso pronunciato dal Patriarca Bartolomeo I nella Chiesa della Panaghia e il clima
in cui è seguito un momento conviviale insieme alla delegazione dei focolari giunta
da Roma. Di Chiara il Patriarca ha evidenziato il cammino di fede, da lei percorso
“senza paure o tentennamenti”, “con la forza disarmante e persuasiva del suo sorriso”.
E l’abbraccio universale, nell’impegno a ricomporre “la comunione tra le Chiese”,
“la pace tra le nazioni” e “la fruttuosa collaborazione tra tutti gli uomini pur differenti
per religione o cultura”.
“Chiara continua ad attestare
– ha proseguito – come le differenze di fede non costituiscano affatto una minaccia,
ma al contrario sollecitino attivamente tutti “a risolvere insieme i problemi del
nostro pianeta”. Il Patriarca ha messo in luce come il genuino spirito focolarino
continui a riscaldare gli animi”. Ha ricordato gli anni giovanili dei suoi studi
romani durante i quali ha conosciuto Chiara e il suo movimento, e, con commozione,
l’ultimo incontro con lei pochi giorni prima della sua “partenza”. Per richiamare
poi “il profondo amore di Chiara per la Chiesa di Costantinopoli e, negli anni dei
suoi ripetuti viaggi alla sua sede, il Fanar, “i sentimenti di stima” del Patriarca
Atenagora che nelle “intuizioni di Chiara e nei “conseguenti sviluppi del movimento”
scorgeva lo zelo apostolico della primitiva comunità cristiana. Dalle parole del Patriarca
traspare una luce di speranza, che la “divina avventura” di Chiara, getta sulle
Chiese e sull’umanità. Nell’indirizzo di ringraziamento di Gabriella Fallacara,
a nome dell’intero Movimento, l’assicurazione dell’impegno senza riserve a continuare
a vivere la sua eredità.