Stanno bene gli operatori liberati nel Darfur, sempre più critica la situazione nell'area
Sono in buone condizioni di salute gli operatori di "Medici senza frontiere" liberati
ieri nel Darfur dopo un rapimento di tre giorni. Ancora non e' stato reso noto quando
i tre rientreranno nei rispettivi Paesi d'origine, tra cui l’Italia. L’organizzazione
umanitaria ha confermato la decisione di ritirare dal Sudan i propri operatori dicendosi
però molto preoccupata per la sorte della popolazione locale.
Il rapimento
degli operatori di "Medici Senza Frontiere" in Darfur indica che l’area sudanese è
fortemente instabile. Sulle ragioni di tale situazione, Giada Aquilino ha intervistato
il prof. Angelo Turco, docente di Geografia politica e culturale all’Università dell’Aquila,
appena rientrato dalla Repubblica Centrafricana, confinante proprio col Sudan: