L'arcivescovo di Bangalore chiede l’immediata rimozione di graffiti anti-cristiani
L’arcivescovo di Bangalore, in India, mons. Bernard Moras, ha chiesto alle autorità
dello Stato indiano del Karnataka di fare rimuovere immediatamente i graffiti ingiuriosi
contro i cristiani comparsi in questi giorni in diversi luoghi pubblici della città.
Le scritte dipingono i cristiani come terroristi, muovendo loro la vecchia accusa
di voler cristianizzare l’India con conversioni forzate. Dietro alla nuova campagna
diffamatoria vi sarebbe la “Hindu Jagrana Vedike”, una nota sigla fondamentalista
locale. L’obiettivo dei graffiti, ha denunciato mons. Moras, “è di fomentare l’odio
e le animosità tra le comunità religiose”. Egli ha quindi sollecitato l’immediata
rimozione delle scritte e la punizione dei colpevoli, paventando il timore che esse
possano riaccendere il settarismo in tutto lo Stato: “Conosco il modo in cui queste
campagne di odio vengono condotte e prevedo che si diffonderanno anche in altre parti
del Karnataka, turbando la pace”, ha dichiarato. Il presule si è detto preoccupato
in particolare per le prossime celebrazioni della Settimana Santa in aprile. Nel 2008,
lo ricordiamo, il Karnataka è stato, insieme all’Orissa, uno dei principali teatri
di violenze anti-cristiane in India. (L.Z.)