Al via a Roma il Giubileo Paolino degli universitari
Si apre oggi a Roma il Giubileo Paolino degli universitari, promosso dalla Congregazione
per l’Educazione Cattolica, insieme con il Pontificio Consiglio della Cultura e all’Ufficio
per la Pastorale Universitaria del Vicariato. Ad ispirare l’iniziativa, organizzata
con la collaborazione dei ministeri italiani dell’Istruzione, dell’Università e della
Ricerca e degli Affari Esteri, è l’affermazione di San Paolo all’Areopago di Atene:
“Quello che voi adorate senza conoscere, io lo annuncio” (At 17,23). Sul Giubileo
Paolino si sofferma al microfono di Federico Piana il direttore dell’Ufficio
per la Pastorale Universitaria del Vicariato, mons. Lorenzo Leuzzi:
R. – E’ un
evento importante soprattutto per rilanciare la pastorale universitaria in tutte le
Chiese locali, in modo che il dialogo tra Chiesa e Università possa non soltanto rafforzarsi,
ma soprattutto trovare vie nuove per poter portare un contributo significativo così
come Benedetto XVI più volte ha indicato alla cultura contemporanea.
D.
– Lei ha detto “rilanciare”. Ma in che modo?
R. –
Rilanciare significa anzitutto, come il Papa ci ha detto più volte, rivedere il concetto
di ragione, di razionalità. Questo è un capitolo molto importante perché stiamo tutti
sperimentando come una visione parziale della razionalità non riesca a percepire fino
in fondo le vere questioni che oggi animano la società contemporanea; credo che questo
sia un grande servizio che la Chiesa è chiamata a compiere attraverso gli intellettuali
cattolici, i giovani universitari, affincé si possano veramente orientare le grandi
questioni sulla grande centralità della persona umana.
D.
– Gli universitari sono disponibili a fare questo tipo di cammino?
R.
– Credo che ci sia una grande disponibilità. Il mondo accademico, forse qualche volta
anche in maniera non dichiarata, attende il Vangelo come pubblico riferimento per
poter ripartire. E’ un po’ il grande tema della speranza che, se non vuole restare
una pura utopia deve poi tradursi in scelte concrete che devono partire, evidentemente,
attraverso la ricerca intellettuale. (Montaggio a cura di Maria Brigini)