2009-03-12 14:59:28

Al via a Roma il Giubileo Paolino degli universitari


Si apre oggi a Roma il Giubileo Paolino degli universitari, promosso dalla Congregazione per l’Educazione Cattolica, insieme con il Pontificio Consiglio della Cultura e all’Ufficio per la Pastorale Universitaria del Vicariato. Ad ispirare l’iniziativa, organizzata con la collaborazione dei ministeri italiani dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e degli Affari Esteri, è l’affermazione di San Paolo all’Areopago di Atene: “Quello che voi adorate senza conoscere, io lo annuncio” (At 17,23). Sul Giubileo Paolino si sofferma al microfono di Federico Piana il direttore dell’Ufficio per la Pastorale Universitaria del Vicariato, mons. Lorenzo Leuzzi:RealAudioMP3

R. – E’ un evento importante soprattutto per rilanciare la pastorale universitaria in tutte le Chiese locali, in modo che il dialogo tra Chiesa e Università possa non soltanto rafforzarsi, ma soprattutto trovare vie nuove per poter portare un contributo significativo così come Benedetto XVI più volte ha indicato alla cultura contemporanea.

 
D. – Lei ha detto “rilanciare”. Ma in che modo?

 
R. – Rilanciare significa anzitutto, come il Papa ci ha detto più volte, rivedere il concetto di ragione, di razionalità. Questo è un capitolo molto importante perché stiamo tutti sperimentando come una visione parziale della razionalità non riesca a percepire fino in fondo le vere questioni che oggi animano la società contemporanea; credo che questo sia un grande servizio che la Chiesa è chiamata a compiere attraverso gli intellettuali cattolici, i giovani universitari, affincé si possano veramente orientare le grandi questioni sulla grande centralità della persona umana.

 
D. – Gli universitari sono disponibili a fare questo tipo di cammino?

 
R. – Credo che ci sia una grande disponibilità. Il mondo accademico, forse qualche volta anche in maniera non dichiarata, attende il Vangelo come pubblico riferimento per poter ripartire. E’ un po’ il grande tema della speranza che, se non vuole restare una pura utopia deve poi tradursi in scelte concrete che devono partire, evidentemente, attraverso la ricerca intellettuale. (Montaggio a cura di Maria Brigini)







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