Il patriarca Twal a Cipro elogia la collaborazione ecumenica tra cattolici e ortodossi
I rapporti amichevoli tra la minuscola comunità cattolica di Cipro e la maggioranza
greco-ortodossa sono un “buon esempio” dell’’importanza della tolleranza e della collaborazione
ecumenica. Lo ha dichiarato mons. Fouad Twal, Patriarca di Gerusalemme dei Latini,
intervistato in questi giorni dall’agenzia Cns sulla sua recente visita nell’isola,
il cui territorio si trova sotto la giurisdizione del Patriarcato, insieme a Israele,
Giordania e Territori Palestinesi. Nell’intervista il successore di mons. Michel Sabbah,
illustra la situazione della comunità cattolica cipriota - composta da fedeli di
rito latino, per lo più stranieri residenti nella parte greca dell’isola, melkiti
e maroniti –, soffermandosi in particolare sui buoni rapporti tra i cattolici e gli
ortodossi e più in generale tra tutte le comunità religiose dell’isola: “Il governo
è greco e cristiano, ma non ci sono quelle tensioni tra musulmani, cristiani ed
ebrei che ci sono qui [in Terra Santa]”, ha detto. Nonostante le sue peculiarità rispetto
agli altri territori del Patriarcato, ha precisato il presule, Cipro è una parte integrante
della diocesi di Gerusalemme “con la quale condivide la sua missione spirituale nel
mondo”. Il Vicariato di Cipro conta quattro parrocchie, assistite anche da religiose
di diverse congregazioni, tra le quali la più numerose sono le Missionarie Francescane
del Sacro Cuore. Ai Francescani è affidata la gestione di tre scuole frequentate per
lo più da fedeli greco-ortodossi. Quest’anno l’isola ha visto un grande afflusso di
pellegrini venuti in occasione dell’Anno Paolino a visitare Paphos, uno dei luoghi
di predicazione dell’Apostolo delle Genti. (L.Z.)