Conferenza stampa a Gerusalemme sulla visita del Papa in Terra Santa
Si è svolta oggi presso il centro Notre Dame a Gerusalemme, la conferenza stampa in
cui il nunzio apostolico, mons. Antonio Franco, insieme ad alcuni rappresentanti delle
Chiese cattoliche di Gerusalemme - tra cui i vicari patriarcali maronita e melkita
- hanno annunciato la visita del Santo Padre in Terra Santa. Dopo aver riportato l’annuncio
della Sala Stampa vaticana, e quello fatto personalmente dal Papa all’Angelus di domenica
scorsa, mons. Franco ha riferito alcune date dei principali appuntamenti ed ha sottolineato
che i momenti più importanti del pellegrinaggio saranno le tre Messe pubbliche, quella
a Gerusalemme, dove sono attese 5mila persone, a Betlemme e infine a Nazareth, dove
si attende la più grande concentrazione di fedeli: dai 40 ai 50mila. Il nunzio ha
poi spiegato ai giornalisti che proprio a Nazareth si celebrerà la conclusione dell’anno
della famiglia indetto in Terra Santa dagli ordinari cattolici e dove il Papa benedirà
la pietra di fondazione di un Centro per la famiglia. Altri importanti momenti di
preghiera saranno il pellegrinaggio al Cenacolo il primo giorno, e al Santo Sepolcro
l’ultimo giorno. Ci saranno poi alcuni momenti ufficiali, come la visita al presidente
dello Stato di Israele e al presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese. Ma anche
incontri ecumenici e interreligiosi, tra cui la visita al Gran Mufti di Gerusalemme
e la visita alla Cupola della Roccia sulla Spianata delle Moschee; la preghiera al
Muro Occidentale e quella allo Yad Vashem, dove il pontefice porterà il suo omaggio
alle vittime dell’Olocausto; e la visita ai due Gran Rabbini di Gerusalemme al Centro
Hechal Shlomo. Il nunzio apostolico mons. Franco ha voluto chiarire il significato
che il Papa stesso ha dato al suo viaggio, che sarà innanzitutto un pellegrinaggio
per chiedere il dono della pace e dell'unità per la Terra Santa, il Medio Oriente
e tutto il mondo, e il desiderio di esprimere la sua solidarietà e vicinanza alla
gente di Israele e Palestina. Mons. Franco ha dichiarato anche di aver fatto al governo
israeliano due richieste, che sono state accolte senza difficoltà: la prima è che
una delegazione di cristiani possa venire da Gaza - e almeno due bus di fedeli possano
partecipare alla Messa che si terrà a Betlemme - e inoltre che per tutti i cristiani
sia possibile raggiungere i luoghi delle celebrazioni. (Da Gerusalemme, Sara Fornari)