2009-03-10 16:20:40

Aperto il processo diocesano di canonizzazione di Assunta Viscardi


Ha amato i poveri e i bambini più di se stessa. Questo il filo conduttore dell’esistenza di Assunta Viscardi, terziaria domenicana bolognese, della quale il cardinale Carlo Caffarra ha aperto ieri il processo diocesano di canonizzazione. Assunta, nata nel 1890, aveva imparato dalla nonna a pregare con fervore, ma con il passare degli anni il suo slancio si affievolì. Dopo un certo periodo di lotta interiore ritornò con gioia a Dio e decise di diventare suora di clausura. Riuscì a realizzare il suo proposito solo a 29 anni, ma dopo pochi mesi di prova dovette lasciare il monastero a causa della sua salute troppo fragile. Tornata a Bologna ricominciò a frequentare il Convento di San Domenico, dove le terziarie raccoglievano i bambini per toglierli dalla strada, insegnare il catechismo e offrire uno spazio per i loro giochi. Da allora, Assunta dedicò tutta la vita ai bambini più sfortunati, quelli che non avevano affetto, istruzione e formazione. La sua azione fu così importante che Assunta divenne, di fatto, la fondatrice di quell’Opera che già si chiamava “Opera di San Domenico per i figli della Divina Provvidenza”. Visitando i bambini che voleva salvare dallo sfruttamento, Assunta rimaneva ferita dalla grande miseria. Perciò diede vita, presso la Basilica di San Domenico, alla “Porticina della Provvidenza”, un’istituzione che colpì nel segno perché mobilitò tutta Bologna e che ancora oggi è molto attiva. La gente che aveva abiti e altri oggetti che non usava più li portava alla “Porticina”. Assunta, con le sue amiche, li distribuiva ai poveri. Nel corso della cerimonia di apertura del processo di canonizzazione il cardinale Caffarra ha ricordato due qualità di Assunta Viscardi indispensabili per la testimonianza cristiana: l’insegnamento della cultura e la pratica della carità. (Da Bologna: Stefano Andrini) RealAudioMP3







All the contents on this site are copyrighted ©.