Sri Lanka. Forum ecumenico indiano: appello per salvare i civili
Proteggere i diritti umani, salvare i civili innocenti, fermare il massacro di vite
umane in corso nel Nord dello Sri Lanka: sono le richieste contenute in un Memorandum
inviato al governo di Colombo da parte del Forum ecumenico indiano, con sede a Madurai,
che riunisce le Chiese di tutte le confessioni dell’India del Sud. Il Forum esprime
la sua crescente preoccupazione per i civili vittime del conflitto in Sri Lanka: le
loro condizioni continuano a peggiorare, dato l’intensificarsi della guerra che non
lascia scampo alle famiglie intrappolate nelle zone di conflitto. Nessuna delle due
parti in lotta, affermano i cristiani, sembra preoccuparsi della loro sorte e non
sono state individuate nè previste “zone franche” per l’assistenza umanitaria. Il
Forum raccoglie gli appelli lanciati nelle scorse settimane dai vescovi di Jaffna,
Mannar, Trincomalee-Batticaloa, nonchè gli allarmi più volte inoltrati dalle organizzazioni
internazionali come la Caritas e la Croce Rossa, che cercano di operare sul campo
ma che non hanno accesso alle zone di conflitto e non possono aiutare i civili sfollati.
Il testo, ripreso dall'agenzia Fides, ricorda che i cristiani di tutte le confessioni
si stanno impegnando, a livello internazionale, in una campagna di solidarietà con
le vittime della guerra , che sono soprattutto civili di etnia tamil. Nel Memorandum
– inviato al governo dello Sri Lanka, al governo indiano e a all’Onu – il Forum ammonisce
che la vita umana è un dono di Dio e che trattarla con sommo dispregio, come avviene
in questa fase della guerra, è un peccato contro l’Onnipotente. Il testo chiede la
fine immediata delle ostilità e la possibilità che le organizzazioni umanitarie possano
intervenire nella zona per prestare urgente assistenza alle popolazioni intrappolate
sotto il fuoco incrociato, che stanno soffrendo molto a causa del conflitto. Inoltre
il Forum chiede al governo indiano di fermare le forniture militari a Colombo e invita
l’Onu a riportare con forza nell’agenda internazionale la questione della guerra in
Sri Lanka, che sta penalizzando fortemente la minoranza tamil. (R.P.)