Filippine: i cardinali Rosales e Vidal reclamano la riforma agraria
La Chiesa cattolica filippina sostiene i contadini poveri del Paese e chiede l’estensione
della legge sulla riforma agraria (Carp). Venerdì scorso due cardinali, Gaudencio
Rosales di Manila e Ricardo Vidal di Cebu, hanno incontrato la presidente Gloria Macapagal-Arroyo
discutendo della legge al vaglio del parlamento. I porporati - riferisce l'agenzia
AsiaNews - auspicano che essa sia a beneficio “degli agricoltori poveri” e invitano
i politici a “estendere la riforma per altri cinque anni”. Secondo padre Anton Pascual,
direttore esecutivo di Caritas Manila, la presidente ha promesso ai due porporati
che la sua amministrazione è “una cosa sola con la Chiesa” nella lotta per l’approvazione
della riforma agraria. Il pieno sostegno della Arroyo è un punto importante per la
Chiesa, ma è il parlamento che dovrà decidere se prolungare o meno la legge. Padre
Pascual chiede che venga esercitata una “pressione morale” nei confronti dei politici
del Paese e invita i vescovi a “chiamare di persona” deputati e senatori delle proprie
diocesi per convincerli “ad approvare la legge di riforma agraria. Abbiamo a disposizione
tre mesi per ribaltare la situazione a favore del Carp”. Gli effetti della legge sulla
riforma agraria – promulgata nel 1988 e rinnovata dieci anni più tardi – sono cessati
nel dicembre 2008. Gli autori del Carp e gli agricoltori del Paese hanno criticato
le modalità di estensione della legge sino al giugno 2009, perché non include una
disposizione che obbliga “ad acquisire e distribuire” le terre a favore dei contadini
poveri: “”Essa – sottolineano – è il cuore e l’anima del Carp”. (R.P.)