Quaresima in Cina: i vescovi invitano alla solidarietà verso gli immigrati
In occasione della Quaresima i vescovi cinesi hanno pubblicato alcune lettere pastorali
esortando i fedeli all’autentica conversione, alla carità cristiana, al perdono e
all’attenzione verso i lavoratori immigrati, soprattutto quelli disoccupati. Come
riporta l’agenzia Fides, mons. Wei Jing Yi, vescovo della diocesi di Qi Qi Ha Er,
ha ribadito che “la Quaresima è il tempo della conversione e del sacrificio”, ricordando
che si tratta di un cammino che chiede di “superare sempre noi stessi, imitando Cristo”.
L’invito è quello di partire dalla vita quotidiana e di perdonare ed accogliere nella
carità chi ci offende. “E’ anche un modo di riconciliarsi con il Signore” – afferma
- perché “continua a chiamarci e ci guida ad uscire dal deserto pieno di pericoli
per arrivare alla terra promessa”. Quindi – conclude - “lasciamoci guidare da Lui,
che è Via, Verità e Vita, per affrontare ogni tentazione e sfida”. Mons. Ignazio Jin
Lu Xian, vescovo della diocesi di Shanghai, ha esortato invece alla massima attenzione
nei confronti dei lavoratori immigrati disoccupati, nell’attuale crisi economica.
Il presule ha incoraggiato i fedeli della metropoli economica e finanziaria del Paese
ad esercitare la carità cristiana. I sacerdoti, le religiose e i fedeli, imitando
il Buon Samaritano, sono chiamati ad andare a trovare gli immigrati disoccupati trattandoli
“con pazienza, cura ed amore” e “aprendo il loro cuore con il nostro amore”. “Siamo
cristiani che portano l’amore” ha affermato, spiegando che l’obiettivo di questa opera
di carità non è quello di convertire. (E. B.)