2009-03-07 14:56:37

Il cardinale Vallini: la visita del Papa in Campidoglio ha un alto valore simbolico


Lunedì prossimo 9 marzo Benedetto XVI si recherà in visita in Campidoglio. Il Papa sarà accolto poco prima delle 11.00 dal Sindaco di Roma, Gianni Alemanno, e terrà il suo discorso durante una seduta straordinaria del Consiglio comunale. Quindi saluterà i cittadini presenti in Piazza del Campidoglio dalla Loggia del Palazzo Senatorio. Subito dopo, la visita al vicino Monastero di Santa Francesca Romana a Tor de’ Specchi. Sul significato della visita del Papa in Campidoglio ascoltiamo il cardinale vicario Agostino Vallini, al microfono di Luca Collodi:RealAudioMP3

R. – Questi incontri del Santo Padre con il suo popolo certamente lo incoraggiano, lo sostengono. I romani vogliono molto bene al Papa e dunque ogni sua presenza, e soprattutto una iniziativa come questa – la visita in Campidoglio, che ha un alto valore simbolico – certamente è molto gradita.

 
D. – Cardinale Vallini, la Chiesa da sempre è una risorsa per Roma. Come può migliorare questo suo ruolo?

 
R. – La comunità cristiana è continuamente chiamata ad interrogarsi sul suo modo di vivere la comunione ecclesiale e la missione. Anche noi, adesso, stiamo avviando una riflessione che abbiamo chiamato “verifica” del cammino della Chiesa di Roma – cammino ricchissimo – di questi primi dieci anni dopo il Giubileo, la grande esperienza della Missione cittadina che lo preparò, e poi i programmi pastorali indetti dal cardinale Ruini … La Chiesa di Roma è – come la chiamò il cardinale Ruini – un laboratorio, è un cantiere aperto; un cantiere aperto di riflessione, di approfondimento, di esperienza pastorale, di grandi successi ma anche di problematiche che sfidano sempre a rivedere anche il nostro cammino. Io penso che l’esperienza ecclesiale di Roma sia una grandissima risorsa riconosciuta da tutti: questo ci dice anche della responsabilità che abbiamo. D’altra parte, il nostro non è un lavoro solo di organizzazione: è un’opera che il Signore conduce attraverso la Chiesa e il Signore è all’opera perché questa città che ha una grande funzione di esemplarità per il mondo intero – il suo vescovo è il Romano Pontefice, il Pastore universale della Chiesa – deve curare molto il suo crescere nell’esperienza del Signore che trasforma i cuori e insieme anche l’impegno della testimonianza, del servizio, della missione.

 
D. – Come sta cambiando la società romana?

 
R. – Tutti dicono – dalle analisi dei sociologi alle esperienze che facciamo – che indubbiamente Roma sta cambiando, continuerà a cambiare, è già molto cambiata rispetto a 10-15 anni fa. Il centro storico si svuota, la gente non ci abita, ma ci vive; nei grandi quartieri di periferia, le borgate, la gente ci abita ma non ci vive … Roma cambia ma anche la Chiesa fa un lavoro di riflessione, progettazione perché possa essere sempre adeguata alla missione che il Signore le affida.

 
D. – La speranza passa anche attraverso un atteggiamento missionario della Chiesa romana...

 
R. – Naturalmente. Il cuore della speranza cristiana è l’annuncio cristiano: viviamo il tempo della Quaresima, ci prepariamo a rivivere sacramentalmente il mistero della Pasqua … Tutto questo vuol dire che il Signore opera nella storia e la storia ha in sé le premesse per accogliere la grazia dello Spirito di Cristo risorto e superare le sue difficoltà, manifestando la novità della vita. (Montaggio a cura di Maria Brigini)







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