Allo Yad Vashem storici a confronto in un seminario su Pio XII e l’Olocausto
Un nuovo confronto storico sul Pontificato di Pio XII, la situazione in Italia durante
la Shoah e le conseguenze dell’Olocausto animerà il convegno incentrato sul tema 'Pio
XII e l’Olocausto'. L'incontro si terrà domenica e lunedì prossimi nella sede dello
Yad Vashem a Gerusalemme, dove è presente una controversa didascalia su Papa Pacelli.
Il dibattito, incentrato sul tema ‘Pio XII e l’Olocausto’, prenderà in esame teorie
contrastanti: “Per alcuni – spiega padre Francesco De Ruvo, salesiano e ricercatore
a Gerusalemme – Papa Pacelli sarebbe stato uno spettatore indifferente dell’Olocausto”.
“Altri ricercatori e storici – aggiunge – sostengono invece una tesi del tutto opposta":
Pio XII, infatti, fece di tutto per salvare gli ebrei dalle persecuzioni. “Quest’ultima
posizione storiografica – osserva padre Francesco De Ruvo – si avvale di documenti
storici di archivio e di testimonianze”. L’ultimo documento rinvenuto è una nota estratta
del “Memoriale delle religiose agostiniane del monastero dei Santi Quattro Coronati
di Roma”. “Il Santo Padre – si legge – vuol salvare i suoi figli, anche gli ebrei,
e ordina che nei monasteri si dia ospitalità a questi perseguitati”. La posizione
storiografica sull’opera di Pio XII in favore degli ebrei – sottolinea l’agenzia Zenit
- è sostenuta da molti storici: “Gli autori che esaltano l’azione di Pio XII per la
salvezza degli ebrei – afferma padre Francesco de Ruvo - propongono le loro conclusioni,
a prescindere dalla loro appartenenza etnica e religiosa”. “Tra questi – sottolinea
il ricercatore salesiano – si distinguono non pochi studiosi ebrei”. Il seminario
‘Pio XII e l’Olocausto’ è promosso dall’’Istituto internazionale di ricerca dell’Olocausto
Yad Vashem e dallo Studium theologicum Salesianum, Santi Pietro e Paolo. (A.L.)